Bper, l’ad Vandelli: «Saremo ancora banca del territorio»
MODENA. «Abbiamo sfide importanti, la prima è quella dell'ingresso sotto la vigilanza europea che ci sta impegnando tanto, perché noi vogliamo entrare dalla porta principale e credo che in futuro si...
17 aprile 2014
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MODENA. «Abbiamo sfide importanti, la prima è quella dell'ingresso sotto la vigilanza europea che ci sta impegnando tanto, perché noi vogliamo entrare dalla porta principale e credo che in futuro si creeranno due differenti “campionati” per le banche. Ma poi vogliamo continuare a essere anche la banca del territorio»: lo ha detto Alessandro Vandelli, nuovo amministratore delegato di Bper (il gruppo che controlla anche Banco di Sardegna e Banca di Sassari) che con la nomina all'unanimità del cda ha raccolto ieri il testimone di Luigi Odorici, ora vicepresidente.
«Credo che mi ha preceduto, il dottor Odorici – ha aggiunto Vandelli – abbia fatto un lavoro straordinario, non è semplice infatti lavorare in un contesto di crisi economica-finanziaria come quello di questi anni, ed è stato ancora più difficile dare questa svolta al gruppo. Il mio compito principale credo che sarà quello di portare avanti queste scelte. L'obiettivo per me e per la direzione generale sarà di coniugare due aspetti fondamentali. Il primo è quello di essere una banca nel Paese con dimensioni ragguardevoli, siamo infatti il sesto gruppo bancario italiano, ma non dovremo tradire la nostra caratteristica di sempre, il forte radicamento territoriale. Spero che sia qualche segnale di svolta dal punto di vista dell'economia. Sono reduce da un road show in Europa e Stati Uniti e devo dire che almeno dall'esterno la percezione che si ha del nostro Paese è forse anche migliore di quella che non abbiamo di noi stessi».
Circa il futuro piano industriale di Bper, Vandelli auspica di approntarlo entro l'inizio del 2015 «raccogliendo il contributo dal basso di tante persone straordinarie che lavorano nella nostra azienda».
