La Nuova Sardegna

Alluvione, il governo accetta le regole per la ricostruzione

di Umberto Aime
Alluvione, il governo accetta le regole per la ricostruzione

La giunta ottiene la riscrittura del Piano per le infrastrutture. Salvati due miliardi di euro di interventi, dalla Sassari-Olbia alla nuova sulcitana

17 aprile 2014
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ROMA.  La seconda missione romana della giunta Pigliaru è da fumata bianca. Tre vittorie in altrettanti confronti col governo, è il risultato finale, anche se poi bisognerà vigilare sui fatti e non accontentarsi solo delle promesse. Infrastrutture. La Sardegna ha ottenuto quello che voleva: la correzione immediata del Programma strategico 2014-2020. Prima di tutto lo staff del ministro Maurizio Lupi ha inserito nel piano anche gli interventi urgenti post alluvione, erano quelli annunciati a novembre da Letta e Cappellacci su strade e ponti devastati dal ciclone Cleopatra. Subito dopo, ha rivisto e aggiornato anche il capitolo sulle infrastrutture ordinarie, dalla Sassari-Olbia alla nuova Sulcitana, e cancellato quegli errori che rischiavano di tagliare fuori la Sardegna dai contributi europei.

In conclusione, ieri a Roma la giunta ha difeso e salvato poco più di due miliardi, per la verità ancora virtuali. Ma da adesso in poi non sarà più svantaggiata rispetto alle altre Regioni e parteciperà , con pari dignità, alla competizione per la conquista dei finanziamenti.

Va detto che è la prima volta che una Regione riesce a incidere sul Programma strategico, che è determinante per stabilire su quali opere pubbliche il governo punterà nei prossimi anni. Portata la vittoria, a casa, l’assessore ai lavori pubblici Paolo Maninchedda ha firmato l’intesa (era indispensabile il parere favorevole di tutte le Regioni) e il piano è diventato operativo. In futuro, la giunta dovrà stare attenta che gli stessi finanziamenti siano ripartiti con equità e nel rispetto delle emergenze. Servitù.

Gli indennizzi ai pescatori – sono soprattutto quelli del Sulcis – del 2012 saranno pagati in una sola soluzione e non in due rate, com’era previsto finora. È stata questa la conclusione positiva del confronto fra il ministro della difesa, Roberta Pinotti, e la delegazione della giunta, guidata dal governatore Francesco Pigliaru. I pagamenti – è stata la promessa – cominceranno fra venti giorni. Ma al di là dell’emergenza sono state gettate anche le basi per la prossima conferenza nazionale sulle servitù militari, l’ultima è stata organizzata 33 anni fa, in cui, come detto ieri a Roma da Pigliaru, «la Sardegna punterà a ottenere una riconversione delle basi e le bonifiche delle aree compromesse».

Riforme. Pigliaru ha incontrato in serata il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, sulla proposta di riforma del Sistema Italia. Il presidente ha ribadito che l’autonomia è intoccabile. Concetto poi ribadito al Senato davanti alla commissione parlamentare impegnata in un’indagine proprio sulle Regioni a Statuto speciale. Pigliaru è stato chiaro: «Il neo centralismo rischia di essere un boomerang, puntiamo a una maggiore autogoverno». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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