La Nuova Sardegna

Arzachena «sfida» l’emiro: via agli espropri per liberare gli accessi alle spiagge più belle

di Serena Lullia
Arzachena «sfida» l’emiro: via agli espropri per liberare gli accessi alle spiagge più belle

Costa Smeralda, l’accesso è stato bloccato coi massi dalla società del Qatar. Ma ora il Comune di Arzachena si prepara al contrattacco. Un atto di forza per salvare il diritto dei residenti e dei turisti a raggiungere i granelli di sabbia

13 aprile 2014
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO CERVO. Il Comune va alla conquista delle terre smeralde dell’emiro. L’amministrazione di Arzachena avvia le procedure per espropriare le aree alle spalle di Liscia Ruja, Pevero e Romazzino, alcune tra le più belle spiagge di Porto Cervo. Un atto di forza per salvare il diritto dei residenti e dei turisti a raggiungere i granelli di sabbia.

Quei terreni, da oltre 50 anni, vengono concessi gratuitamente all’ente locale, che poi li utilizza come aree parcheggio custodite. Fu il principe Karim Aga Khan, sempre attento ai bisogni della comunità locale, a inaugurare questa pratica, proseguita anche dal magnate americano Tom Barrack. Diverso il comportamento della Land holding, una delle società che fa capo allo stato del Qatar, nuovo signore della Costa Smeralda.

Qualche mese fa i terreni sono stati chiusi con dei massi e catene. E sono comparsi dei cartelli con su scritto proprietà privata.

«Il principe Aga Khan 50 anni fa mise a disposizione della comunità quelle aree, nello spirito di collaborazione che ha sempre contraddistinto la sua permanenza in Costa – spiega l’assessore all’Edilizia privata, Gianni Baffigo –. Abbiamo preparato la delibera che autorizza gli espropri. La prossima settimana formalizzeremo la procedura. Una decisione a cui siamo arrivati dopo aver constatato la totale indisponibilità dei manager della Costa Smeralda a venire incontro alle esigenze di questo territorio. Nessuno pensi di barattare le aree di Liscia Ruja, Pevero e Romazzino con qualcos’altro. Non ci pieghiamo ad atteggiamenti di questo tipo, solo perché si tratta di un investitore importante. Noi pensiamo al bene della comunità».

I terreni di proprietà del Qatar ogni anno vengono trasformati in aree parcheggio. Senza quei 900 posteggi andare in spiaggia sarebbe impossibile. Le macchine dovrebbero essere abbandonate sui lati delle strade.

«Il dialogo con la società che cura gli interessi dell’emirato si è interrotto – aggiunge l’assessore ai Lavori Pubblici, Fabrizio Azara –, nonostante la nostra completa e totale disponibilità. Non abbiamo altra possibilità che procedere all’esproprio. Stiamo anche verificando se la chiusura delle aree con i sassi e le catene sia regolare». Un attacco frontale alla gestione locale degli affari dell’emiro. «Da oggi in poi tratteremo solo con i vertici del Qatar – conclude l’assessore Azara –. Siamo stanchi degli atteggiamenti, presuntuosi e poco rispettosi della comunità arzachenese dei manager locali della Costa Smeralda».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative