La Nuova Sardegna

Oggi, tra le 21.30 e le 22, saranno presentate dalle Iene su Italia 1 quelle che vengono descritte come nuove rivelazioni. Il tema è sempre legato alle torture attribuite a militari italiani - si lascia capire con coperture dall’alto – nella missione in Iraq. Ecco il testo di un’intervista che sarà proposta stasera da Luigi Pelazza. A parlare, dichiara il conduttore, è un soldato ancora in servizio alla Sassari (nel video non appare).

Domanda: Sembra che dentro questa base ci fosse un posto chiamato Whithe House.

E facessero interrogatori un po' particolari

Risposta: Sì, un po' particolari.

D.: Quindi, gente incappucciata, legata, con le mani dietro, inginocchiati, con i piedi dietro...

Questo facevate lì dentro?

R.: Sono d'accordo, chi di dovere, chi di doveva lo faceva.

D. :Avvenivano proprio così come te li ho raccontati io?

R.: Sì.

D.: Quindi menavano di brutto, facevano...

R.: Dovevi farli parlare.

D.:Chi le prendeva queste persone?

R.: Il Sismi.

D.: Il Sismi era dentro Nassirya

Quanti ne prendevano?

R.: Dipende da come uscivano le retate. La notte potevano rientrare anche dieci, domani uno

D.: E stavano per due, tre giorni, un giorno?

R.: Dipende non c'era tempo...

C'era gente che parlava immediatamente, c'era gente che le piaceva prendere i colpi (sic, ndr). Sai come funziona un interrogatorio?

C'era il sergente Miky

Adesso è sergente maggiore.

Se tu arrivi a lui, anche morti da sotto terra li trovi.

D.: Esisteva anche la tortura con la corrente elettrica?

R.: Elettrodi, tutto.

D.: Elettrodi?

R.: Miky, specializzato in queste tecnica qua.

D.: Quando accusano la polizia di aver interrogato in un modo un po' forte, ce l'hai presente?

R.: Quello era l'antipasto rispetto a quello che poteva succedere qua.