La Nuova Sardegna

La rabbia sul web: la disgrazia era prevedibile

Incredulità, condoglianze alla famiglia, ma anche tanta rabbia per una tragedia immensa causata da una circostanza che ha dell’incredibile in tempi dove la parola “manutenzione” dà il nome a servizi...

30 marzo 2014
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Incredulità, condoglianze alla famiglia, ma anche tanta rabbia per una tragedia immensa causata da una circostanza che ha dell’incredibile in tempi dove la parola “manutenzione” dà il nome a servizi comunali, appalti pubblici e contratti con precise norme. Domenico Nurra venerdì pomeriggio è morto per essersi appoggiato alla ringhiera dei bastioni di Alghero, un gesto compiuto milioni di volte da chiunque in questi anni sia andato a fare una passeggiata in relax come aveva deciso di fare il pensionato in compagnia della moglie, che ha visto il marito cadere giù e sbattere la testa in modo irrimediabile.

Numerosissimi i commenti sul web. “Non è la prima volta che cede la transenna, finchè non ci scappa il morto”, dice una giovane donna di Alghero. “Vedrai che ora le aggiusteranno subito, le barriere” dice un’altra, “Ora sicuramente le aggiustano...” fa eco un giovane, “Prima di intervenire bisogna aspettare la disgrazia” annota un altro.

Il discorso si allarga, la disattenzione, l’incuria, sono uno stile amministrativo contro il quale ci vogliono contromisure, così una internauta: “La città è piena di situazioni di pericolo mortale... di certo la cittadinanza deve muoversi, per fortuna la Rete e i social network permettono un’interazione permanente... ormai esiste la Class Action: se i cittadini fanno su Facebook la pagina delle denunce virtuali e poi il Comune non provvede e accadono disgrazie (assassinii) come questa, si cominciano a fare denunce e class action vere... e vedrete che comincia anche la corsa a risolverli, i problemi”.

Il Comune di Alghero diventa bersaglio di aspre critiche: sulle manuntenzioni degli spazi pubblici che non si fanno. “Questa non è una disgrazia, è una negligenza”, “È una tragedia per la famiglia, ma per il Comune è una vergogna”.

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