La Nuova Sardegna

Scuola, sbloccati i primi 30 milioni

di Alfredo Franchini
 Scuola, sbloccati i primi 30 milioni

Cabina di regia: entro un mese pronto l'elenco delle priorità

29 marzo 2014
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CAGLIARI. Riunione fiume della giunta, la prima operativa, con una serie di atti amministrativi approvati. Piano paesaggistico a parte, la prima delibera “di peso” riguarda la scuola. Non solo per i trenta milioni stanziati ma perché il “Piano straordinario di edilizia scolastica” è un archetipo dei provvedimenti che Pigliaru intende prendere. Si punta, infatti, su un problema strutturale (l’istruzione) e si crea lavoro in un altro comparto (l’edilizia) che è altrettanto in crisi.

Il progetto è articolato e il punto di partenza sta in una governance innovativa, una struttura di missione che entro un mese dovrà presentare alla giunta un programma d’intervento; un unico centro di responsabilità amministrativa. I dettagli sono stati spiegati dall’assessore alla Pubblica istruzione, Claudia Firino: verrà costituita una cabina di regia politica coordinata da Pigliaru e composta dagli assessori alla Cultura, ai Lavori pubblici, alla Programmazione e agli Enti locali. E’ questo uno dei punti più rilevanti del piano perché il coinvolgimento di quattro assessorati dovrebbe consentire al progetto di marciare senza interruzioni.

Dove sono state trovate le risorse? I trenta milioni di euro arrivano dal fondo competitività e sviluppo ed è bene chiarire che la somma stanziata è una prima trance. “L’obiettivo”, ha spiegato il governatore, “è quello di arrivare a 100 milioni di euro per il 2014”. Risorse che serviranno per ristrutturare il patrimonio esistente, puntando sui casi più urgenti. La situazione della Sardegna è nota: record negativo per la dispersione scolastica e per la presenza di giovani che non lavorano e non studiano.

Le risorse verranno concentrate su interi istituti piuttosto che su piccoli interventi. Per fare questo il governo regionale ha pensato di creare una struttura di missione tecnica che dovrà operare una prima ricognizione ed individuare le priorità entro 30 giorni dal suo insediamento - probabilmente la settimana prossima - mentre il coordinamento politico sarà affidato agli assessori della Pubblica istruzione, Enti locali e Lavori pubblici.

“Per programmare i 30 milioni abbiamo bisogno di una norma di legge”, ha spiegato Pigliaru, “ma ci sono altri finanziamenti che non necessitano di questo passaggio, come i fondi già nelle casse di Comuni e Province ma bloccati dal patto stabilità o da altri cavilli burocratici che intendiamo superare”.

L'assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, ha precisato che il piano varato dalla giunta non è un piano straordinario simbolico: “È un atto politicamente importante”, ha affermato l’assessore alla Pubblica istruzione, “che non si esaurisce in questo tanto che ci sarà molta attenzione per gli interventi di efficienza energetica e qualità architettonica”.

L’obiettivo del governo regionale è quello di avviare gli interventi in coincidenza della chiusura estiva delle scuole; per garantire la spesa celere delle risorse dovrebbe pensarci l’Ucra, il Centro unico di responsabilità amministrativa che sarà nominato nei prossimi giorni.

Sul primo atto amministrativo della giunta Pigliaru ha polemizzato l’ex assessore di Forza Italia, Alessandra Zedda: “L’edilizia scolastica è importante ma l'idea di sviluppo per la Sardegna e dei suoi territori non può essere monotematica. Prendiamo atto dell'impiego di fondi, trenta milioni su quaranta”, spiega Zedda, “che la precedente giunta ed il Consiglio avevano destinato a progetti per lo sviluppo inteso nel suo complesso ed attendiamo che la giunta precisi quali siano gli altri campi di azione nei quali intende intervenire. Vorremmo capire quali altre voci, considerata la limitatezza delle risorse, rischiano di restare scoperte”.

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