La Nuova Sardegna

Il Nuorese dice no Levata di scudi di politici e sindacati

di Federico Sedda
Il Nuorese dice no Levata di scudi di politici e sindacati

A Ottana affollata assemblea organizzata dalla Uil Piras (Sel) e Pittalis (FI) annunciano iniziative di protesta

25 marzo 2014
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OTTANA. «Come ve la sareste cavata durante l’alluvione del 18 novembre scorso se i presidi di polizia che si vogliono chiudere nel Nuorese fossero stati già soppressi?». Un interrogativo angosciante quanto reale. Posto, in tutta la sua drammaticità, dal segretario nazionale della Uil polizia, Vincenzo Chianese, nel corso dell’assemblea di poliziotti, politici, amministratori locali e sindacalisti, organizzata dalla Uil, che si è tenuta ieri a Ottana per protestare contro i tagli annunciati dal governo Renzi di alcuni uffici di polizia della provincia di Nuoro. Un interrogativo senza risposta, che ha riportato alla memoria la morte dell’ispettore Luca Tanzi, morto nel crollo di un ponte sulla strada Nuoro-Dorgali mentre prestava soccorso alle popolazioni alluvionate. Un interrogativo, quello lanciato dal leader nazionale dei poliziotti della Uil, che ha messo il dito su un problema fondamentale: l’importanza della presenza della polizia, in tutte le sue articolazioni, non solo per la prevenzione e la repressione dei reati e, in particolare, della microcriminalità nei paesi dell’interno, ma anche per garantire soccorso e aiuto ai cittadini nei casi di necessità e urgenza. Come è accaduto durante l’alluvione del novembre scorso. Una sicurezza che i tagli annunciati dal governo rischiano di mandare a monte. Ma che si possono ancora evitare con la mobilitazione del territorio che veda i politici in prima fila.

È questo l’obiettivo della Uil nuorese che ha chiamato a raccolta i parlamentari e i consiglieri regionali della provincia e i sindaci dei comuni colpiti dai tagli (Nuoro, Fonni, Ottana, Macomer e Siniscola). All’appello hanno risposto il deputato di Sel Michele Piras, il consigliere regionale di Forza Italia Pietro Pittalis, il sindaco di Ottana Gian Paolo Marras e il vice sindaco di Nuoro Leonardo Moro. All’assemblea è intervenuto anche il sindaco di Tempio Romeo Frediani, «attirato – ha detto – dall’importanza dell’argomento che interessa anche la Gallura». Il segretario provinciale della Uil polizia, Giovanni Cabras, che ha fatto il punto della situazione. «In omaggio alla spending review – ha detto il sindacalista – il governo vuole tagliare, in provincia di Nuoro, cinque uffici di polizia: i distaccamenti della polizia stradale di Ottana, Siniscola e Fonni, il presidio della polizia ferroviaria di Macomer e quello della polizia postale di Nuoro. Un taglio indiscriminato che non tiene conto della specificità della nostra provincia dove già si registrano fenomeni negativi quali lo spopolamento e l’arretramento dello Stato rispetto ai servizi essenziali».

Problemi richiamati anche dalla segretaria provinciale della Uil, Felicina Corda, che ha chiesto l’impegno di tutte le forze politiche e dei rappresentanti istituzionali del territorio per evitare i tagli e le ripercussioni negative sui posti di lavoro e sulla sicurezza. «Non possiamo accettare passivamente – ha detto la sindacalista – tutto quello che ci viene calato dall’alto».

Un appello raccolto da Michele Piras e da Pietro Pittalis che si sono detti disponibili a mandare avanti iniziative concrete rispettivamente in parlamento e in consiglio regionale. Anche perché, come ha ricordato Pittalis, governo e Regione, il 4 aprile del 2003, hanno firmato un accordo di programma quadro sulla sicurezza per potenziare l’attività e i servizi attivi delle forze dell’ordine in Sardegna.

Il consigliere regionale di Forza Italia ha anche annunciato che, sull’argomento, presenterà una mozione in consiglio regionale. La battaglia, insomma, è appena cominciata. Con una levata di scudi dentro e fuori la polizia.

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