La Nuova Sardegna

Scende la spesa ospedaliera per i farmaci

di Stefano Ambu
Scende la spesa ospedaliera per i farmaci

La Corte dei conti: in tre anni è passata da 87 a 73 milioni. A Sassari e Nuoro i maggiori risparmi

21 marzo 2014
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CAGLIARI. Gli ospedali di Sassari sono quelli che hanno risparmiato di più nella spesa farmaceutica degli ultimi due anni.

L’ Azienda ospedaliera universitaria, poi, ha battuto tutti i record: tra il 2011 e il 2012 ha ridotto i costi addirittura del 42,22 per cento passando da 6,7 a 3,9 milioni. Ma anche nell'arco di tre anni (2011-2013) è in cima alla classifica con un meno 37,87 per cento. Anche la Asl 1 di Sassari sale sul podio: terzo posto dopo la Asl 3 di Nuoro (-32,13 per cento) con una riduzione di spesa del 28,79. La Corte dei conti, sezione di controllo per la Regione, al termine di una indagine culminata ieri con una adunanza pubblica, ha detto che tutta la Sardegna ha limitato gli sprechi.

Promossi Regione, aziende ospedaliere e Sardegna.it, la società in house della stessa amministrazione regionale. La spesa farmaceutica ospedaliera della Regione si è ridotta del 15,66 per cento dal 2011 al 2012 e di un ulteriore 0,73 per cento dal 2012 al 2013. Si è passati insomma nel giro di tre anni da 87,4 milioni a 73,2 milioni di euro con un decremento complessivo del 16,28 per cento.

Il Brotzu di Cagliari, invece, ha visto aumentare dal 2012 al 2013 la sua spesa per i farmaci dell'11, 92 per cento. Ma c'è una spiegazione: il ricovero in Nefrologia di due pazienti affetti da una malattia rarissima, la sindrome emolitica uremica. «Comporta – ha spiegato il direttore generale Antonio Garau – una spesa per i farmaci di circa 300mila euro l'anno a paziente». A parte le eccezioni, il crollo delle spese è stato determinato, secondo la Corte dei conti, da almeno tre fattori: la piena entrata a regime del progetto di tracciabilità del farmaco con il progressivo miglioramento della rilevazione dei consumi deimedicinali, la fissazione dei tetti di spesa a livello nazionale e l'utilizzo dell'applicativo “armadietto di reparto” che consente un monitoraggio costante di ciò che arriva e ciò che esce dai reparti.

«Per contenere e ridurre i costi dei beni sanitari – è stato spiegato durante l'adunanza – è fondamentale conoscere con la massima precisione i consumi effettivi, poter distinguere tra distribuito e consumato, monitorare le giacenze, controllare il volume degli scaduti: in altre parole raggiungere un significativo grado di certezza in merito al fatto che tutto ciò che si acquista è utilizzato per i pazienti e non dimenticato in qualche magazzino fino ad inevitabile scadenza».

Per l’ex governatore Ugo Cappellacci «i dati diffusi dalla Corte dei conti certificano in maniera inequivocabile il lavoro svolto dalla nostra giunta regionale per la riduzione delle spesa farmaceutica e, come una vera e propria operazione verità, sgombrano il campo dagli inganni di chi faziosamente ha tentato di mistificare la realtà».

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