delibere last minute della giunta cappellacci
Sogeaal, la Regione vende l’80%
di Andrea Massidda
Bruno (Pd): «Sorprende che alla Sfirs sia affidato il ruolo di advisor»
07 marzo 2014
2 MINUTI DI LETTURA
ALGHERO. La società che gestisce l’aeroporto di Fertilia si avvia spedita verso la privatizzazione. E ora si conoscono ufficialmente anche i dettagli della futura vendita. La delibera che la prevede, approvata l’11 febbraio scorso dalla giunta guidata da Ugo Cappellacci, è stata infatti pubblicata online e racconta che la quota azionaria di proprietà della Regione da collocare sul mercato è pari all’80 per cento del capitale sociale di Sogeaal, mentre la Sfirs dovrà mantenere l’attuale partecipazione societaria del 19,80 per cento. In altri termini, alla Regione resterebbe appena lo 0,20 per cento (anche se la finanziaria Sfirs va comunque considerata socio pubblico).
«La pubblicazione con quasi un mese di ritardo della delibera con la quale il governatore e assessore ai trasporti Cappellacci avviava, a pochi giorni dal voto, la privatizzazione della Sogeaal, conferma i timori che avevo immediatamente manifestato - commenta l’esponente del Pd Mario Bruno -, perché se non è in discussione la strategia di dismissione parziale delle quote della Regione in favore dei privati, sui quali tutti concordiamo, permangono e si rafforzano le preoccupazioni sulle modalità attivate dalla giunta di centrodestra». Secondo Bruno, «l’esecutivo Pigliaru, una volta insediato, dovrà vagliare attentamente queste delibere last-minute, e magari annullarle».
A sorprendere l’esponente dei Democratici è intanto il fatto che la Regione abbia deciso di disfarsi della propria quota societaria «dopo aver acquisito negli anni il controllo totale dello scalo, accollandosi le quote del Comune di Alghero e della Provincia di Sassari», ma anche che si affidi alla Sfirs, futuro socio di minoranza, «niente meno che il ruolo di advisor», cioè di controllore dell’operazione. Per Bruno la finanziaria regionale «deve essere immediatamente invitata a sospendere qualsiasi iniziativa fino a una approfondita conoscenza della situazione societaria e a una analisi delle opportunità e degli obiettivi che il nuovo governo regionale, in accordo con gli enti locali territoriali, sarà chiamato a darsi».
