La Nuova Sardegna

Oristano, lo studente ha perso un occhio

di Elia Sanna
Oristano, lo studente ha perso un occhio

Colpito con un punteruolo da un macellaio ubriaco al quale aveva chiesto in prestito il passamontagna

04 marzo 2014
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ORISTANO. Gli aveva chiesto in prestito il passamontagna per fare uno scherzo ad un amico, la risposta è stata tremenda: un colpo all’occhio sinistro, inferto con un punteruolo. Poi ancora: al primo colpo ne sono seguiti altri tre, al volto, al collo e sulla schiena. Alessandro, studente di vent’anni di Donigala, si è accasciato a terra in un bagno di sangue. Le sue condizioni sono ancora gravissime: i medici dell’ospedale di Sassari hanno cercato di salvargli l’occhio, ma non ce l’hanno fatta.

Troppo profonda e devastante la ferita, l’intervento chirurgico non è bastato. L'aggressore, il macellaio Tiziano Porru, 27 anni di Silì, è stato arrestato qualche ore dopo dagli agenti della questura di Oristano, l’hanno trovato a casa. Ha colpito il giovane in diverse parti vitali, l’accusa è di tentato omicidio. L'epilogo insensato di una festa popolare, rovinata per l’abuso di birra e vernaccia. Per il questore di Oristano Francesco Di Ruberto è stata una giornata tutta da dimenticare, le vite di due giovani rovinate per colpa dell'alcol: uno in carcere l'altro ferito gravemente. Quanto accaduto domenica sera durante la Sartiglia è stato ricostruito ieri mattina nel corso di una conferenza stampa voluta dallo stesso questore: «Non faremo alcuno sconto a nessuno e ci impegneremo a fronteggiare l'emergenza che passa solo attraverso la cultura e non la repressione – ha sottolineato De Ruberto –. Dobbiamo far capire alle nuove generazioni che la loro non è una gioventù bevuta. Molti ragazzi hanno tutto ma non gli si offre altro che il bicchiere. Questo spesso viene dipinto come un gesto di ribellione, ma forse servirebbe una maggiore attenzione da parte dei genitori. Quanto è successo ieri deve far riflettere tutti, purtroppo quell'episodio ha vanificato l'impegno da parte delle forze dell'ordine e funestato una bella giornata di festa iniziata con allegria e tanti colori». Il capo della squadra mobile ha ricostruito le fasi dell'aggressione avvenuta nella piazza della cattedrale: «Una banalità – ha osservato il vice questore aggiunto Pino Scrivo –. Alessandro aveva solo chiesto in prestito un passamontagna, ma Tiziano Porru, forse alterato dall'alcol, ha reagito male e si è accanito contro il ragazzo procurandogli gravissime lesioni. Quei fendenti infertigli con punteruolo da macellaio lo hanno centrato in diverse parti vitali – ha aggiunto Scrivo –, dopo l’aggressore è scappato a piedi facendo perdere le sue tracce». Gli agenti si sono messi subito al lavoro e dopo aver sentito decine di testimoni hanno identificato l'aggressore dopo qualche ora: «L’abbiamo aspettato davanti alla sua casa di Silì e verso l'una del mattino lo abbiamo arrestato – ha spiegato Scrivo –. In casa abbiamo ritrovato gli abiti macchiati di sangue insieme al punteruolo da macellaio». Tra le tante testimonianze raccolte dalla polizia una su tutte ha destato ulteriore sconcerto: l'aggressore aveva nella mano sinistra due occhi di maiale, li utilizzava come dadi.

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