La Nuova Sardegna

«Odio i cani», uccide un setter inglese a colpi di pistola

di Angelo Fontanesi
«Odio i cani», uccide un setter inglese a colpi di pistola

Orosei, il magnifico animale abbattuto da un passante con una 7,65

26 febbraio 2014
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OROSEI. Domenica pomeriggio lungo la strada comunale Peddutza-Fortiches è stato raggunto da due colpi di pistola calibro 7,65 sparati da non più di due metri di distanza. Due colpi che non gli hanno lasciato scampo. Vittima di una esecuzione tanto efferata è Argo. Un magnifico esemplare di setter inglese, un cane da caccia di grande valore e addestrato con amore e competenza dal suo proprietario, Franco Murru, titolare di un negozio di calzature ad Orosei e molto noto in tutta la Baronia anche per le sue due grandi passioni: l’arte venatoria e appunto l’addestramento di cani da caccia.

Domenica pomeriggio come sua consuetudine stava portando a spasso i suoi tre cani sulla vecchia strada comunale Orosei-Dorgali. Argo camminava in avanscoperta una ventina di metri davanti al suo padrone che procedeva con altri due cani al fianco.

D’improvviso sono echeggiati due spari, il tempo di svoltare da una curva e davanti al commercianti oroseino si è presentata una scena che mai avrebbe immaginato. Il suo amico campione a quattro zampe giaceva in un lago di sangue mentre a pochi metri il suo “assassino”, imperturbabile assisteva all’agonia del cane.

Franco Murru ha capito subito che per Argo non c’era più niente da fare e ancora incredulo ha chiesto all’uomo (un sessantenne proprietario di un podere e di una casa rurale nelle vicinanze) il perché di tanta assurda violenza. «I cani non li posso vedere – si sarebbe limitato a dire l’uomo – se sapevo che era il tuo non gli avrei sparato. Ma ringrazia che gli altri due non erano con lui sennò avrei ucciso anche loro». Parole sconcertanti, che hanno acuito la rabbia e il dolore nella famiglia dei proprietari di Argo di cui il cane era parte integrale.

«I nostri cani non farebbero male a una mosca – diceva sgomenta ancora ieri mattina la moglie di Franco Murru –. Tutti sanno come mio marito allevi ed educhi i sui cani. Ma a parte questo provo una rabbia immensa per un atto tanto crudele compiuto contro un animale indifeso che non aveva nessuna colpa». Ed è davvero difficile capire cosa possa essere passato per la mente dell’uomo che ha fatto fuoco contro Argo. Che non si trattasse di un cane randagio (che in ogni caso non giustifica tanta crudeltà) era evidente, non solo per la bellezza e per l’aspetto curato dell’animale, ma anche perché dotato di un collare satellitare. Raccolto il suo cane, il proprietario è andato dai carabinieri per sporgere denuncia e per consegnare un bossolo dei due proiettili esplosi dalla 7,65 regolarmente detenuta dall’uomo.

Questi, sentito dai carabinieri, avrebbe sostanzialmente confermato i fatti sostenendo la sua avversione verso i cani. Per lui è scattata una denuncia a piede libero per uccisione di animale, un reato che, con le possibili aggravanti, prevede anche severe pene detentive. Sarà l’autorità giudiziaria a valutare la gravità del fatto sul fronte penale. Su quello morale le attenuanti sembrano poche.

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