La Nuova Sardegna

Il parroco: è ora di reagire

di Tore Cossu
Il parroco: è ora di reagire

«Dobbiamo trovare la forza di uscire dal tunnel»

21 gennaio 2014
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NORAGUGUME. Anche se da più parti si tende ad escludere che ci sia una correlazione tra il duplice omicidio di domenica mattina e la mattanza che tra gli anni Novanta e il Duemila, nel piccolo centro del Marghine si respirava un clima da faida. La tensione si poteva tagliare a fette. La gente ha paura che da un momento all'altro si possa assistere al ritorno del passato. Dopo un periodo di relativa tranquillità il paese è ripiombato nel clima di terrore che nel giro di due anni provocò la morte di otto persone (sette a Noragugume una a Dualchi) e un paio di tentativi di omicidio andati a vuoto. Ieri i bar erano semideserti, pochissima gente in giro, pochi i commenti. «Siamo preoccupati – ha detto il sindaco Michele Corda, in carica da tre legislature consecutive –, queste cose non devono succedere per nessun motivo al mondo. Ci eravamo illusi di aver superato gli anni bui. Purtroppo non è così».

Anche il parroco Andrea Rossi ha condannato l'episodio e lanciato un monito: «Evidentemente quanto accaduto nel recente passato non è servito a niente. Il paese deve reagire a avere la forza per uscire dal tunnel. Bisogna dare un senso ai veri valori della vita». Intanto continuano ad arrivare copiosi i messaggi su Facebook postati dagli amici di Umberto Nieddu. Tutti lo ricordano come un ragazzo esemplare, gioioso e pieno di vita. «E questo non fa altro che confermare i dubbi sulla sua uccisione in quanto è stato eliminato un ragazzo per bene – ha detto un compaesano che vuole mantenere l'anonimato –. Non credo ci fossero ragioni tali da giustificare l'uccisione di Umberto e tanto meno del padre Bruno. Due persone dedite al lavoro». Era da diversi anni che a Noragugume non si parlava di morti ammazzati. Però questo non vuol dire che in questo frangente non sia successo nulla. Si sono verificati anche diversi attentati dinamitardi e incendiari e qualche rapina all'ufficio postale e a danni di privati. Le strutture pubbliche sono state prese di mira più volte dai ladri. Qualche mese fa dal deposito comunale è stato rubato il camioncino dell'ente. L'amministrazione comunale per correre ai ripari ha partecipato al bando regionale per installare un servizio di videosorveglianza negli edifici pubblici (municipio, scuole e deposito dove vengono custoditi mezzi e attrezzi).

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