La Nuova Sardegna

Una rete della Chiesa di base copre i territori in modo capillare

Una decina le sedi principali Caritas nell’isola e un’altra quarantina i punti di riferimento strettamente collegati sul territorio sardo. Quella turritana, così come le altre, è l’organismo...

19 gennaio 2014
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Una decina le sedi principali Caritas nell’isola e un’altra quarantina i punti di riferimento strettamente collegati sul territorio sardo. Quella turritana, così come le altre, è l’organismo pastorale della diocesi deputato istituzionalmente, come viene chiarito nel suo sito, «a promuovere la testimonianza della carità: un insieme di persone, elementi, azioni e strumenti della comunità ecclesiale, che operano insieme, con prevalente funzione pedagogica, per lo sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale, della pace, con particolare attenzione agli ultimi».

La Caritas insomma non è un’agenzia di servizio sociale né un’organizzazione non governativa o di altro tipo e neanche un’associazione di volontariato. Si configura invece come «un organismo della Chiesa, non a caso presieduto dal vescovo. Il suo compito? A spiegarlo sono gli stessi animatori e promotori delle varie iniziative: «Animare le comunità ecclesiali al senso della carità e della giustizia con uno stile di approccio alla realtà basato sull’ascolto come capacità di entrare in relazione, sull’osservazione come capacità di porsi domande, ricercare e approfondire, sul discernimento come capacità di scegliere».

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