La Nuova Sardegna

ALGHERO. La tariffe in regime di continuità territoriale applicate anche ai non residenti hanno dato un robusto scossone al sistema delle prenotazioni e risvegliato un forte interesse verso la Sardegna. Anche in occasione del ponte dei Santi appena trascorso. L’indicazione giunge da una recente indagine svolta dal Centro studi e marketing di Federalberghi nazionale, che ha rilevato l’atteggiamento degli italiani proprio in occasione del ponte dei Santi. «La nostra indagine – fa notare Giorgio Macciocu, presidente di Federalberghi Sardegna - ha percepito questo interesse soprattutto tra coloro che posseggono una casa nell’isola, un significativo campione tra i proprietari di barche che stazionano durante l’inverno nei porti sardi, una fascia di utenza media che richiamata dalle nuove tariffe aeree sta programmando fine settimana per visitare luoghi che durante l’estate vengono posti in secondo piano come nel caso delle zone dell’interno». Macciocu sottolinea poi che «da diversi anni avevamo sollecitato le istituzioni ad adottare interventi di natura tariffaria nei collegamenti aerei in periodi non compresi dalla vacanza tradizionale, nella certezza che tali opportunità avrebbero trovato adeguato riscontro ».

Il presidente di Federalberghi ricorda che il dialogo degli operatori delle strutture ricettive sarde con la clientela, anche quella non fidelizzata, ha da sempre registrato le difficoltà rappresentate dai costi eccessivi del trasporto aereo per raggiungere l’isola in bassa stagione. «Questo periodo – aggiunge – si muove spesso su percorsi diversi da quelli tradizionali, intanto interessa prevalentemente il solo weekend, partenza il venerdì notte e rientro il lunedì di primo mattino, oppure si allunga in occasione dei ponti e di ricorrenze particolari. L’arrivo della crisi economica, le difficoltà oggettive delle famiglie, anche quelle di fascia medio alta, hanno determinato un vero e proprio blocco del turismo di bassa stagione che ora la tariffe favorevoli della continuità territoriale anche per i non residenti stanno risvegliando. Indipendentemente dai riscontri che giungono dall'indagine della nostra Federazione nazionale, abbiamo riscontri concreti da parte dei nostri associati che hanno registrato una nuova vivacità nella richiesta di informazioni e prenotazioni ».

Ma come tutte le medaglie, anche questa che presenta un lato favorevole, nasconde il rovescio opposto. «Temiano – evidenzia Macciocu – che soprattutto in occasione dei fine settimana si possano determinare problemi per quanto riguarda la disponibilità dei posti in aereo. I vettori interessati farebbero bene a prevedere, specie nei week end, macchine più capienti, non escludendo un potenziamento delle tratte. Voglio ricordare che in questo contesto l’aeroporto di Alghero è quello che presenta minori opportunità di collegamento con Roma e Milano rispetto agli altri due scali sardi. In un momento di forte difficoltà economica come quello che stiamo attraversando – conclude il presidente di Federalberghi Sardegna - c'è bisogno della collaborazione anche del sistema trasporto aereo che a cominciare dal 2012 è stato premiato dall’utenza in alternativa al costoso collegamento marittimo».

Sembra di capire che tra gli operatori del settore alberghiero sardo si sta facendo largo il timore che le tariffe aeree scontate anche per i non residenti possano favorire nuovi flussi che potrebbero però infrangersi contro la limitata disponibilità di posti, in particolare nei fine settimana. Un argomento che in sede istituzionale andrebbe affrontato proprio ora che il nuovo regime della continuità territoriale è diventato operativo suscitando, come testimonia l’indagine di Federalberghi, una nuova vivacità e interesse verso la vacanza in Sardegna anche durante la bassa stagione.