La Nuova Sardegna

Liori: «E.On vada via dall’isola»

Liori: «E.On vada via dall’isola»

Nuovo attacco dell’assessore all’Industria dopo la notizia dell’importazione di biomasse dalla Malesia

03 novembre 2013
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di Gianni Bazzoni

SASSARI. «La Sardegna non ha alcuna intenzione di diventare soggetto passivo degli interessi commerciali di chicchessia e pretendiamo, senza sconti, il mantenimento degli impegni sottoscritti da E.On. A partire dalla costruzione della nuova centrale a Fiume Santo».

L’assessore regionale all’Industria, Antonello Liori, ieri ha preso nuovamente posizione nei confronti della multinazionale tedesca, e parte dall’ultima indiscrezione: quella relativa ai gusci di semi di palma provenienti dalla Malesia che la multinazionale tedesca intende utilizzare (insieme al carbone) per alimentare i gruppi 3 e 4. «Trovasse conferma la notizia che E.On vuole fare arrivare la biomassa dalla Malesia – afferma Liori – allo sconcerto si aggiungerebbe la rabbia per l’ennesimo stratagemma della multinazionale per spostare l’attenzione dagli impegni presi e finora disattesi». Poi l’assessore regionale all’Industria si rivolge al governo nazionale: «Sarebbe sconcertante se accettasse simili atteggiamenti – prosegue Liori – da una società che ha già dimostrato la sua inaffidabilità e che con questa novità intende accrescere ulteriormente il suo vantaggio economico, finora sostanzioso».

E l’assessore regionale all’Industria – che di recente ha diffidato formalmente la multinazionale tedesca, con una lettera recapitata personalmente a Fiume Santo – rinnova l’ultimatum: «Considerando le implicazioni economiche, sociali e ambientali, per le quali il territorio sta già sostenendo un prezzo elevatissimo, i signori della multinazionale si decidano ad abbandonare la Sardegna».

E su questo fronte, c’è una indiscrezione rimbalzata proprio da Roma – dove i vertici di E.On hanno avuto l’incontro con il premier Enrico Letta – e riguarda la decisione della multinazionale di cedere alcuni asset, in particolare Fiume Santo. Una iniziativa che sarebbe già in una fase di valutazione, con incarichi tecnici già affidati. E forse non è un caso che proprio il presidente del Consiglio abbia richiamato il ministero dello Sviluppo economico affinché segua con attenzione la vertenza.

Quella della biomassa in arrivo dalla Malesia, in effetti, è solo l’ennesima sorpresa amara regalata da E.On alla Sardegna. La storia è stata scoperta dopo la lettura del decreto direttoriale del 14 ottobre con cui il ministero dell’Ambiente ha modificato alcune delle prescrizioni del decreto della Valutazione di impatto ambientale. La biomassa che intende utilizzare E.On è il Palm Kernes Shells (Pks).

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