La Nuova Sardegna

Brilla la cucina della Sardegna, in vetta c’è S’Apposentu di Siddi

di Pasquale Porcu
Brilla la cucina della Sardegna, in vetta c’è S’Apposentu di Siddi

In evidenza i locali di Cagliari, della Gallura, di Sassari e Castelsardo. Le sorprese della Costa Smeralda. Molte novità per i locali a base di pesce e conferme per chi offre menu di terra e della tradizione

18 ottobre 2013
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Il miglior ristorante della Sardegna è S’Apposentu di Casa Puddu a Siddi. Lo dice la Guida d’Italia dei Ristoranti de L’Espresso 2014, che ha assegnato 16,5 ventesimi (due cappelli) al ristorante di Roberto Petza. « Già dal pane, o meglio dai pani creati con farine di grani selezionati coltivati nei dintorni– si legge nella Guida– si capisce che la stella polare che guida Roberto Petza è il territorio».

Nella lista dei migliori, altri sedici locali della Sardegna: da Luigi Pomata e Dal Corsaro di Cagliari alla Ghinghetta di Portoscuso e l’Antica Hostaria di Sassari.Sono molti, però, i ristoranti nominati ma senza voto.

Ad Alghero l’unico locale che merita la scheda, secondo la Guida, è il ristorante Al Tuguri, di Benito Carbonella, che ha guadagnato il voto di 14 ventesimi. Altri locali segnalati, senza voto, sono Il Corallo, Il Pavone, Mirador, Ristorante O.

A Bosa unico ristorante che merita la scheda è Sa Pischedda. Altri locali segnalati Da Riccardo a Magomadas e la Trattoria Sa Cariasa.

Ed eccoci a Cagliari dove brilla la stella del Corsaro e del suo abile (seppur giovane) regista, lo chef Stefano Deidda . Il punteggio di 16/20, lo colloca come secondo ristorante regionale. Il ristorante di Luigi Pomata a Cagliari, invece, merita 14/20 grazie a una serie di piatti di mare compresa “una fregolina” (forse si voleva scrivere “fregulina”) di crema di carciofi. Meritano le schede, ma non la votazione i ristoranti Semplicemente, St Remy, T hotel T Restaurant e il Vik’s restaurant del giovane chef indiano Vik. Semplice citazione per altri locali che in passato hanno contribuito a scrivere la storia della ristorazione cagliaritana (dal Flora all’Hibiscus di Quartu allo Spinnaker).

A Carloforte, patria del tonno, troviamo le schede di tre ristoranti: dal Tonno di Corsa a Nicolo (miglior locale con 14,5 ventesimi) e Dau Bobba (14/20). Solo una segnalazione, invece, per Vittorio.

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Seguendo l’ordine alfabetico eccoci a Castelsardo, uno dei centri di maggior vivacità gastronomica negli ultimi anni, grazie alla presenza di alcuni ristoratori appassionati e competenti. Due schede ma nessuna segnalazione: Senza voto L’Incantu del Bajaloglia Resort di cui si apprezza oltre al panorama la squisita cucina di mare. Il voto nella città dei Doria lo merita solo un locale storico e glorioso, Il Cormorano (14/20) del quale si sottolinea la delicatezza dei fritti e piatti di grande eleganza. Peccato, invece, non leggere nulla rispetto a due locali che godono dell’apprezzamento costante dei gourmet: Da Ugo a Lu Bagnu e Il Cavalluccio a Punta Tramontana.

A Dorgali resta alta la bandiera dell’hotel Ispinigoli dove domina una cucina genuina e di carattere . Segnalazione per l’hotel Sant’Elene.

A Gavoi scheda d’obbligo per Santa Rughe (senza voto) e segnalazione per l’osteria Borrello.

A Iglesias l’unica scheda celebra (senza voto) S’Arragatteri e alla Maddalena, scheda senza voto, per L’Avventura e segnalazione per Perla Blu.Oltre alla scheda merita un voto (14/20) Il Portolano di Loiri Porto San Paolo. Nuoro: la scheda , senza voto, è per Ciusa mentre il Rifugio viene solo citato. Scheda anche pe Letizia di Nuxis e a Olbia per Clipper e il ristorante Gallura. A Oliena il glorioso Su Gologone ha diritto a una scheda con voto (14/20), mentre a Oristano l’unica scheda celebra (senza voto) Da Giovanni di Torregrande (anche se vengono citati la Trattoria da Gino, Ele Bistrot e Cocco e Dessì). Nessun voto a Orosei dove la scheda è solo un privilegio di Su Barchile (ma senza voto) con citazione per Maria Rosaria. Due schede per Cuccumiao (senza voto) e La Gritta (14,5/20) a Palau. Ed eccoci in Costa Smeralda: a Porto Cervo brilla la stella di Madai del grande chef Elio Sironi che merita un bel 15/20 mentre I Frati rossi hanno 14/20. A Porto Rotondo non c’è discussione: unico al comando c’é Giovannino con 14,5/20 (citazione per lo Sporting Club). E a Portoscuso la bandiera della buona ristorazione è sempre nelle mani della Ghinghetta (14/20) e citazione per Sa Musciara. A Sant’Antioco la qualità è assicurata da Achille Pinna dell’hotel Moderno (14,5/20), ma la Guida ricorda anche La Fenicia e Pasqualino a Calasetta. A Sarroch, senza voto, scheda per il Pescatore. A Sassari l’unico locale che merita il voto (14) è L’Antica Hostaria, mentre meritano la scheda sia il Giamaranto che San Martino ( e citazione, ma avrebbero meritato molto di più per Bella Bè, Da Vito a Sennori, Il Quirinale, L’Ancora a Stintino, la Vela Latina e la Risacca a Marina di Sorso). A Siamaggiore, scheda ma senza voto per Renzo. A Siddi, il già citato S’Apposentu e a Tempio scheda per il Pugatorio e a Terralba Lucio, La Bitta a Tortolì (citazioni per Arbatasar e Lenin). E infine le schede per Paolo Perella a Villasalto e per il Giardinoa a Villasimius e citazione per Barbara.

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