La Nuova Sardegna

Centrodestra, Pili lascia il Pdl e lancia Unidos

Centrodestra, Pili lascia il Pdl e lancia Unidos

In campo per le regionali con un polo sovranista liberale

01 ottobre 2013
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CAGLIARI. Per Mauro Pili che dodici anni fa diventò presidente della Regione, (e due anni prima era stato scelto da Berlusconi come leader di Forza Italia nell’isola), quella di ieri è stata la giornata della svolta. Il deputato di Iglesias ha lasciato il Pdl e ha costituito la componente “Unidos” all’interno del gruppo Misto della Camera. La decisione è propedeutica a una discesa in campo nell’isola.

«Esco dal Pdl», ha precisato Mauro Pili, «e non aderisco a nessun partito nazionale, non sosterrò alcun governo». Da questo punto di vista è chiaro che il deputato sardo voterà contro la fiducia al governo Letta. L’ex presidente della Regione giustifica la decisione come “una scelta di coscienza, di libertà». E ricorda le battaglie intraprese da tempo per quella che si può definire la questone sarda: energia, trasporti, metanodotto e, per ultimo, il caso Tirrenia.

«Non si può eternamente rispondere che c’è sempre qualcosa di più importante della Sardegna», spiega Pili che un mese fa aveva chiesto l’intervento del capo dello Stato perché potesse riaperto il dossier Tirrenia. «Il mancato accoglimento della richiesta di revoca della convenzione della Tirernia», dice Pili, «e la mancata adozione del provvedimento per il riequilibrio insulare, sostenuti dalla petizione dle popolo sardo che ha raccolto centomila sottoscrizioni rappresentano un punto di non ritorno».

Che ripercussioni ci saranno sulla scena sarda? «La strada sarà discussa e tracciata il 12 ottobre», annuncia Mauro Pili, «in una grande assemblea del popolo sardo». Solo allora si potrà sapere quale sarà il destino di Unidos e se Pili preparerà il suo ritorno a Villa Devoto.

Sicuramente l’uscita di Pili dalla formazione berlusconiana getterà scompiglio nel centrodestra sardo: attorno a Unidos - questo è il progetto - dovrebbe nascere un polo sovranista che guarda al centrodestra e che si rifà all’area “liberal”. E’ una componente che manca nel centrodestra nazionale e, in particolare, in quello dell’isola. Il progetto di Unidos va a d inserirsi, tra l’altro, in un momento di scomposizione del Pdl dalle cui ceneri sta nascendo Forza Italia 2.0. L’obiettivo di Pili è quindi ambizioso: rifondare un centro destra sardo su basi completamente nuove rispetto alle forze in campo. Il centrodestra sardo è in movimento e tra gli altri elementi influirà anche la data delle elezioni: è evidente che se ci fossero elezioni nazionali anticipate (e il conseguente accorpamento delle regionali), Unidos dovrebbe tenere conto dei tempi molto più ristretti.

«Ora che avanza l'ennesima crisi di governo», sostiene Pili, «che si affacciano nuove pseudo emergenze, dico che non può la contingenza politica, l'ennesimo scontro tra avverse posizioni di parte, ritardare una scelta che riguarda il futuro di un popolo e di una terra discriminata e maltrattata. Non possiamo essere sempre all'ultimo posto». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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