La Nuova Sardegna

Le crociere evitano il Nord Africa e l'isola ne approfitta

di Luca Rojch
Le crociere evitano il Nord Africa e l'isola ne approfitta

Le compagnie modificano le rotte per il rischio di disordini. Oggi 6mila persone sbarcano a Olbia dalla Costa Serena e dall'Aida Blu

20 agosto 2013
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OLBIA. Motori a tutta verso il successo. L’industria delle crociere vola sul tappeto d’acqua. Gli ultimi dati fanno sorridere l’Autorità portuale in una stagione da buttare per le presenze sui traghetti. Oggi sarà un’altra giornata da record, previste oltre 6mila persone all’Isola Bianca. Per l’arrivo di due giganti dei mari. Ma quasi rischia di non fare notizia. Le navi da crociera sono diventate un elemento naturale del golfo di Olbia. Se l’attracco della Costa Serena, carica di 4mila crocieristi, passa inosservato, il nuovo accosto della Aida Blu, 2600 persone, era del tutto imprevisto. E proprio la scelta della compagnia tedesca Aida Kreuzfahrten, del gruppo Carnival, di puntare sulla Gallura consente all’Isola Bianca di superare i 100 accosti in un anno. Un nuovo record. Per sfuggire alle turbolenze del nord Africa le fabbriche del divertimento galleggianti hanno puntato verso la Sardegna. E Olbia fa la parte del leone. «Viviamo – spiega Paolo Piro, presidente dell’Autorità portuale del nord Sardegna – un’altra giornata di fermento dal punto di vista turistico. L’accosto straordinario dell’Aida Blu, che ritorna all’Isola Bianca per la terza volta fuori dal calendario, ci regala un’ulteriore occasione di crescita, e porta l’elenco delle navi previste su Olbia a circa 100, con un nuovo record. Un risultato che ci fa guardare a questo 2013 con un sorriso». Con gli arrivi fuori programma gli accosti nel nord Sardegna superano i 130. Ma i primi benefici sono per il territorio. Ad attendere l’arrivo delle navi da crociera ci saranno 40 pullman. Tutti prenotati per escursioni verso la Costa Smeralda, La Maddalena, San Teodoro, Arzachena e le sue zone archeologiche, Telti, Aggius e Tempio. Ma la fetta più grande dei crocieristi resterà a Olbia. Una parte prenderà la via delle spiagge di città. Gli altri si tufferanno nelle vie del centro. Ma l’Isola Bianca scopre la sua nuova vocazione. Le prove per diventare home port, scalo di partenza per le navi da crociera, vanno avanti senza incertezze. I primi risultati del turn around danno entusiasmo al presidente Piro. In altre parole viene data la possibilità ai turisti di iniziare o terminare la loro crociera all’Isola Bianca. Salgono sulla nave da crociera come fosse un autobus, fanno il loro giro tra le mete turistiche toccate dal gigante dei mari fino al ritorno a Olbia. Per il 2013 le due compagnie più note nel mercato hanno scelto l’Isola Bianca per il turn around, la Costa con la Serena, 15 scali, e la Msc con la Sinfonia, 28 scali. E anche da questo settore del mercato delle crociere arrivano ottimi numeri. «Registriamo una media di 350 passeggeri ogni settimana in imbarco e sbarco da Olbia – continua Piro –. Questo dato dimostra un forte interesse dei sardi per le crociere». Ma in queste settimane si registra un fenomeno tutto nuovo. Sempre più spesso a imbarcarsi per iniziare la crociera da Olbia sono gruppi di stranieri. Arrivano in aereo, spesso low cost, e si imbarcano all’Isola Bianca. «Sabato scorso – spiega Piro – 20 turisti tedeschi sono partiti con la Msc Sinfonia da Olbia. Un segnale importantissimo. L’idea dell’home port diventa sempre più radicata e affascina gli stranieri. È facile capire quale indotto per la Sardegna potrebbe essere la trasformazione dell’Isola Bianca da scalo di passaggio a sede di partenza delle crociere». Ma perché questo progetto vada in porto è necessario costruire il terminal crociere. Il progetto è già pronto e i finanziamenti sono disponibili.

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