“No golf”, ambientalisti mobilitati
Documenti in Procura e a Bruxelles contro il progetto immobiliare a Bosa
BOSA. Destinatari: dalla Commissione europea ai ministeri italiani, dalla Regione alla procura della Repubblica di Oristano. Un’informazione diffusa a vasto raggio, che ribadisce il no al programma di investimenti turistici nella fascia costiera tra Tentizzos e Sa Miniera, a ridosso della strada panoramica Bosa Alghero. Le associazioni ecologiste Amici della Terra, Lega per l’abolizione della caccia e Gruppo d’Intervento giuridico, hanno inviato ieri una richiesta di informazioni specifiche a un lungo elenco di organismi istituzionali interessati a vigilare e decidere sul progetto di grandi dimensioni insediative: “Centomila metri cubi sulla costa dei grifoni” titolava l’inchiesta della Nuova a settembre dell’anno scorso.
A tutti i destinatari della denuncia, compreso il Comune di Bosa, gli ambientalisti chiedono che «vengano adottati gli opportuni provvedimenti inibitori riguardo la rimodulazione presentata dalla Condotte Immobiliare s.p.a. (Gruppo Ferfina) denominata “Bosa Colores” del programma di investimenti immobiliari su complessivi 247 ettari già noto come "Bosa Sviluppo" (2003), allora avente come riferimento societario il Gruppo Impregilo».
Dopo avere ricordato l’atteggiamento «contraddittorio» del Comune, che il 16 luglio ha deciso di avviare le procedure per portare la costa Bosa-Alghero nell’elenco dei beni riconosciuti dall’Unesco “patrimonio dell’umanità”, gli ambientalisti dicono «no alla speculazione immobiliare», e aggiungono: «Mattoni e palline da golf sulla costa di Bosa non ci saranno mai». (gpm)