La Nuova Sardegna

L’eolico in aiuto dell’agricoltura

di Elia Sanna
L’eolico in aiuto dell’agricoltura

Siglato un accordo tra Regione, Banco di Sardegna e Sfirs per finanziare 300 micro-impianti

09 luglio 2013
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ORISTANO. Un fondo di garanzia finalizzato alla realizzazione di impianti eolici per integrare i redditi del settore agricolo. Un’opportunità importante da non perdere per tante aziende isolane alle prese con una crisi senza precedenti. Basta pensare che nell’ultimo anno la mortalità delle imprese del settore ha toccato il 50 per cento.

L’iniziativa è stata annunciata ieri dall’assessore regionale dell’agricoltura Oscar Cherchi e dai direttori del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese, e della Sfirs, Massimo Concas. La Regione ha stanziato per il fondo 7 milioni di euro, 2 già disponibili, per i prossimi tre anni. Secondo una stima potrebbero essere installati tra i 200 e i 300 impianti in Sardegna e potranno essere realizzati da piccoli coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionisti, con una spesa media per impianto di 200 mila euro. Ci sono già i primi contatti, un centinaio circa, e arrivano dal Sulcis, e dall’Oristanese. Secondo l’assessore Cherchi la legge regionale 15 del 2010 rappresenta un’ottima opportunità di integrazione del reddito: «C’è la possibilità di installare impianti di energie rinnovabili, in questo caso parliamo di mini eolico – ha osservato Cherchi – con questo finanziamento garantito dalla Regione e che verrà finanziato al 100 per cento dal Banco di Sardegna e dalla Sfirs. Oggi si è concluso un iter burocratico decisamente lungo ma con una soluzione importante che garantirà a molte aziende di restare sul mercato». Con un tasso variabile tra il 5 e il 6 per cento le aziende potranno restituire in dieci anni il costo dell’impianto, ma poi riceveranno anche dal Gse, il gestore della rete elettrica, quelle risorse che possono mantenere in piedi e dare sussistenza a un’attività agricola». Con il Fondo di garanzia, infatti, il Banco di Sardegna potrà concedere alle imprese dotate dei requisiti essenziali, circa il 92 per cento di quelle esistenti, i finanziamenti necessari alla realizzazione e messa in opera degli impianti.

«L’operazione prevede il finanziamento al 100 per cento di un impianto micro eolico sino a 60 kw, o di 2 da 30 per le singole aziende, mentre quelle aggregate, almeno cinque, per un impianto massimo di 200 kw – ha spiegato il direttore generale del Banco Giuseppe Cuccurese –. Quando si avrà l’autorizzazione all’allacciamento alla rete del Gse, la garanzia della Sfirs verrà meno e quindi diventerà tutto rischio del Banco di Sardegna, che garantirà un finanziamento al 100 per cento con la garanzia della cessione del canone del Gse al Banco».

Il direttore della Sfirs ha assicurato che l’iter di predisposizione delle pratiche sarà celere: «Il nostro impegno sarà quello di cercare di evaderle entro 30 giorni dalla data di presentazione della domanda – ha spiegato Massimo Concas – mentre tutto il processo finanziario dovrebbe concludersi tra i 45 e i 60 giorni».

L’imprenditore agricolo potrà guadagnare già dal primo anno una cifra oscillante tra i 6 e gli 8 mila euro. Una volta ultimato di pagare il finanziamento, in dieci anni, l’azienda rientrerà in possesso del canone del Gse, e potrà incamerare totalmente tutto il ricavo: 40 mila euro. Le domande vanno presentate presso le agenzie e le filiali del Banco di Sardegna.

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