La Nuova Sardegna

Uggias: «Persi cento milioni di Fondi Ue»

di Serena Lullia
Uggias: «Persi cento milioni di Fondi Ue»

Il parlamentare europeo accusa la giunta Cappellacci: «Nessun progetto sul sociale e sull’economia del mare»

26 maggio 2013
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OLBIA. Un po' come pensare di riportare al tabaccaio il biglietto vincente della lotteria. Eppure lo scorso anno la Regione ha restituito 100milioni di euro al Fondo sociale europeo perché non sapeva come spenderli. E lo Stato ha presentato solo 50milioni di euro di progetti per le “Autostrade del mare”, lasciando nel portafoglio dell'Europa 30milioni di euro. Nessun progetto sulla rotta della Sardegna, anche se sulla scrivania cagliaritana da tempo c'è la proposta firmata dall'Autorità portuale del nord Sardegna.

Ritratto paradossale di una isola con le casse vuote che non riesce però a mettere le mani nel forziere di una Europa che consegna agli stati membri le chiavi per aprirlo. Occasioni perse che l'europarlamentare dell'Italia dei valori, Giommaria Uggias, elenca una per una. A condividere le stesse perplessità il deputato Antonio Cancian, che nell'Europarlamento tiene alta la bandiera del Pdl. «A livello europeo a inizio legislatura abbiamo elaborato una strategia che permette di programmare risorse per sette anni – spiega Uggias nel convegno sugli strumenti finanziari europei per la ripresa economica – spiega –. Lo stesso percorso non è stato nemmeno avviato in Regione. A sei mesi dal primo gennaio 2014, quando le istituzioni europee metteranno sul tavolo le risorse per le regioni che hanno progetti sostenibili dal punto di vista finanziario, ambientale e sociale, non c'è nulla. Inutile presentare progetti che non rispondano a questi requisiti. Come se un geometra progettasse un ponte bellissimo ma le leggi urbanistiche non permettessero di realizzarlo».

Uggias prova a dare la sveglia alla Regione, ma anche ai privati e alle associazioni di categoria per far capire che l'unica strada per ottenere finanziamenti passa da Bruxelles. «C’è un milione e mezzo di abitanti in Sardegna, siamo un'isola e nonostante ciò abbiamo difficoltà a far includere la Sardegna all'interno della rete dei trasporti europei – aggiunge Uggias –. Non abbiamo elementi per far considerare l'isola uno dei nodi principali del trasporto europeo. E questo perché la Sardegna non ha una progettualità sui trasporti, non ha un piano dei trasporti. Cosa gravissima che blocca la programmazione e la richiesta di fondi. Il problema dei finanziamenti è un non problema perché l’Europa mette a disposizione degli stati membri le risorse. La difficoltà sta nell’esprimere le potenzialità di questo territorio. C'è un problema di governance a vari livelli. La Sardegna soffre la sindrome di re Mida al contrario. Non riesce a trasformare in oro le sue grandi potenzialità».

Anche dal collega Cancian arriva lo stesso invito a investire in programmazione. «Cercate progetti sostenibili, individuateli, coordinateli e ordinateli con una sinergia a vari livelli – è l'appello dell'europarlamentare del Pdl –. Quando si parla di progetti sostenibili, dal punto di vista economico, finanziario e ambientale, non si può pensare di presentare 10 progetti per 10 porti o per 5 aeroporti. I piani devono parlarsi, gli enti devono dialogare. Si devono fare delle scelte e su quelle puntare, presentando ai tavoli europei progetti seri. E serve un organo che sia in grado di coordinare tutto questa rete».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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