La Nuova Sardegna

I senatori: l’isola non può aspettare

I senatori: l’isola non può aspettare

I giudizi di Lai, Manconi, Cucca, Angioni, Uras. Pittau eletta per M5S in Lombardia

16 marzo 2013
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ROMA. Fuori dal Senato, alla fine delle due sedute, s’incrociano commenti preoccupati fra gli otto senatori dell’isola. «È una fase difficile, ma l’isola non può aspettare: troppi i drammi che incombono», dicono un po’ tutti. Sarà forse perciò che nessuno della “brigata sarda” ha disertato gli appuntamenti a Palazzo Madama. «Finora ho visto solo grande confusione, sebbene si capisca che il presidente del Senato sarà eletto nelle prossime ore e che dal suo nome dipenderà il futuro del governo – commenta per Sel Luciano Uras – Ma perdere tempo equivale a un disastro per la Sardegna: abbiamo aperti la Vertenza Entrate con lo Stato e tutti i temi per lo sviluppo. Se non s’interviene subito, verrà condizionato il destino dei prossimi anni».

Stessa consapevolezza tra i democratici. Dice il segretario regionale del Pd, il neosenatore sassarese Silvio Lai: «Le schede bianche sono servite a richiamare i 5 Stelle alle loro responsabilità. Nessuno può votare il proprio candidato e basta. E noi insistiamo perché questa possibilità di cambiamento non venga sprecata». Il compagno di partito Ignazio Angioni, 45 anni, cagliaritano che da direttore regionale della Lega Coop sa quanto sia profonda la crisi, spiega d’aver vissuto con emozione il primo giorno pensando alla fiducia che tanti sardi hanno riposto in lui. «Far naufragare la legislatura non avrebbe senso: c’è stato un rinnovamento profondo, molti confidano in noi per uscire dal tunnel», rileva.E il penalista nuorese Giuseppe Luigi Cucca aggiunge: «Per noi al primo impegno istituzionale si apre un mondo che dobbiamo ancora imparare a conoscere bene». Chi invece torna a Palazzo Madama dopo 12 anni è il sociologo sassarese Luigi Manconi. Contento dell’accoglienza riservatagli dai commessi, oggi – ricorda – definiti “assistenti” nella nuova nomenclatura ufficiale. «Il nostro gruppo del Pd si è rinnovato all’80%, ma ora siamo nel cuore della ritualità più rituale – spiega – Le prime votazioni corrispondono a una pretattica col solo scopo di prendere tempo e far scoprire i giochi altrui attraverso una melina virtuosa».

Intanto, da Milano, arriva la notizia dell’elezione per M5S di un’altra sarda: Tiziana Pittau, 45 anni, di origine cagliaritana. Subentra in Senato alla collega Giovanna Mangili, che ha scelto di dimettersi per ragioni ancora non precisate. pgp)

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