La Nuova Sardegna

Dante diventerà un film

Il kolossal è stato annunciato alla Berlinale e vedrà la luce alla fine del 2015

15 febbraio 2013
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BERLINO. Alla Berlinale è stato presentato il progetto del film «Dantès Inferno», un colossal con un budget da 127 milioni di euro, oltre mille tra attori e comparse, 42 settimane di riprese in Europa, Australia, Nuova Zelanda e USA, circa 125 minuti di spettacolo cinematografico e una versione televisiva in 7 puntate. Girato tra vulcani e ghiacciai, foreste pietrificate e deserti di sale con il più avanzato sistema di ripresa 3D, «L’inferno di Dante» sarà realizzato dai produttori David Bush, Teresina Moscatiello e dal regista Simone Orlandini.

L’ambizioso progetto di tradurre per la prima volta sul grande schermo il capolavoro di Dante Alighieri intende realizzare il sogno di Alfredo Bini, il produttore italiano dei film di Pasolini, che voleva affidare la regia ad Orson Welles ed il ruolo di Dante a Vittorio Gassman. Il regista americano autore di «Citizen Kane» aveva accettato con entusiasmo l’incarico, ma era morto poco dopo, facendo naufragare il progetto, ripreso adesso da Simone Orlandini, nipote di Bini.

La scenografia del film sarà affidata a Danilo Donati, già vincitore di due premi Oscar. «Abbiamo già messo insieme il 45% delle forze produttive», hanno spiegato Bush e Moscatiello, precisando che per le riprese sono stati già contattati gli studi di Babelsberg a Potsdam, dove venne girato il mitico «Angelo azzurro» con Marlene Dietrich, ed i teatri di posa in Nuova Zelanda.

I produttori hanno aggiunto che «il film sarà realizzato in stereo 3D e con un uso massiccio della tecnologia digitale». Quanto al casting, i ruoli di Dante, Virgilio e Beatrice saranno ricoperti da star internazionali, mentre l’uscita del film è prevista per la fine del 2015, quando ricorreranno i 750 anni della nascita di Dante.

In considerazione dell’altissimo valore culturale del progetto, la produzione intende chiedere il patronato della Presidenza della Repubblica italiana e la collaborazione dell’Unesco.

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