La Nuova Sardegna

Da Louis Malle ad Argento le musiche del cinema noir

Anteprima al Vecchio Mulino di Sassari del Festival del giallo di Florinas Tra gli ospiti oggi gli scrittori Luciano Marrocu, Peppe Rizzo e Giulio Massobrio

10 novembre 2012
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FLORINAS. Provate a immaginare l’omicidio nella doccia in “Psycho” senza gli allucinati colpi d’arco che scandiscono la violenza dei fendenti scagliati con il coltello da Norman Bates. La leggenda vuole che lo stesso Hitchcock avesse previsto questa scena senza accompagnamento musicale, ma Bernard Hermann – autore delle colonne sonore di molti film del regista – gli abbia fatto cambiare idea facendogli ascoltare la sua composizione. Di certo tantissime scene non sarebbero altrettanto sconvolgenti senza le colonne sonore che le accompagnano, impresse nella memoria dello spettatore perché legate ai momenti più inquietanti dei thriller più famosi. Non poteva esserci dunque niente di meglio della “musica della paura” per introdurre nelle atmosfere di “Florinas in giallo”, il festival di letteratura dedicato al Giallo che per il terzo anno consecutivo ha portato nel piccolo centro del Logudoro scrittori, giornalisti e professionisti della cronaca.

Giovedì sera il circolo Il Vecchio Mulino di Sassari ha ospitato l’anteprima della manifestazione. La giornalista e critico musicale Gabrielle Lucantonio, insieme al cantautore Giovanni Peresson (componente del Collettivo Giallo Acido a cui è affidata la direzione artistica della rassegna), ha guidato gli spettatori in un viaggio musicale e visivo attraverso le colonne sonore della musica noir. Nel corso della serata, ad accompagnare il racconto dell’evoluzione della musica nelle pellicole noir, sullo schermo si sono susseguite le scene di alcuni classici. A partire da “I gangster” di Robert Siodmak, del 1944: la colonna sonora di Miklos Ròsza si affida a una musica orchestrata ricca di dissonanze come era tipico dei noir americani del periodo. Nel 1955 Otto Preminger porta il jazz al cinema nel suo “L’uomo dal braccio d’oro” con Frank Sinatra, e soprattutto in “Anatomia di un omicidio” (1959) con le musiche di Duke Ellington: da quel momento il jazz diventa la musica del thriller. Jazz protagonista anche nel cinema francese degli anni Cinquanta (esempio emblematico è “Ascensore per il patibolo” di Louis Malle, musicato da Miles Davis), o nei noir della Nouvelle Vague come “Fino all’ultimo respiro” (1960) di Jean-Luc Godard. E poi l’Italia, con l’innovazione assoluta di Dario Argento e delle colonne sonore dei suoi primi film composte da Ennio Morricone, fino all’avvento della forte sperimentazione dei Goblin di Claudio Simonetti in pellicole come “Profondo Rosso” e “Suspiria”.

Dopo la prima giornata di ieri, il festival prosegue oggi e domani sempre a Florinas. Tra gli ospiti di questo pomeriggio, il medico legale Elena Mazzeo, gli scrittori Peppe Rizzo, Giulio Massobrio, Luciano Marrocu e l’attore Daniele Miglio. Domani, invece, in mattinata appuntamento con “I sapori del giallo”, curato dal giornalista della Nuova Sardegna Pasquale Porcu e dedicato ai piatti tradizionali greci raccontati nei gialli di Petros Markaris. In serata, in programma gli incontri con la giornalista dell’Unione Sarda Maria Francesca Chiappe e lo scrittore napoletano Marco Ciriello. In chiusura della manifestazione, Paola Soriga e Daniele Miglio leggeranno alcuni passi di “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana” di Carlo Emilio Gadda.

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