La Nuova Sardegna

Chiara Civello, da New York a Sassari via Brasile e Sanremo

di Pasquale Porcu
Chiara Civello, da New York a Sassari via Brasile e Sanremo

Applausi per la cantante romana al teatro Verdi

15 settembre 2012
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SASSARI. Chiara Civello, o dell'eleganza. Non ci poteva essere modo migliore per il debutto della rassegna "Voci di donna", la manifestazione di voci femminili che da anni organizza la cooperativa Teatro e/o Musica di Sassari in collaborazione col Comune di Sassari.

Bella e brava, la Civello. Non c'è dubbio. In un teatro Verdi con la platea quasi completa, la cantante romana si è presentata accompagnata da un quartetto solido e di grandi professionisti. Bella l'atmosfera, raffinato il disegno delle luci, freddino il pubblico di Sassari che nonostante l'effervescenza dell'artista raramente si scioglie per cantare o battere ritmicamente le mani come chiede la cantante.

Il menu del concerto è basato per almeno la metà dei brani sull'ultimo album della cantante-compositrice « Al posto del mondo» da cui è stato tratto il brano che la Civello ha proposto nell'edizione 2012 del festival di Sanremo.

Brani ben costruiti sul piano musicale e degli arrangiamenti ma che, talvolta, inciampano nella trappola della rima baciata o del già sentito, a scapito delle buone capacità vocali della cantante.

«La più brava cantante jazz della sua generazione», l'ha definita il grande cantante Tony Bennett: come dargli torto?

E nei brani di atmosfera jazz Civello si muove a proprio agio con la potenza vocale di una cantante da R&B amministrata con sapiente spettacolarità. E lo abbiamo visto l'altra sera in pezzi come «L Train» o «Go to go». B rani che, complice la band, strizzano l'occhio al rock.

Ma nei circa cento minuti di concerto vengono fuori delle autentiche perle, prima in assoluto per maturità e originalità di interpretazione, «Estate» di Bruno Martino, che negli ultimi anni ha conosciuto molte versioni, da quelle storiche della buonanima di Michel Petrucciani al pianoforte, a quella appena sussurrata di Joao Gilberto e di altri grandi protagonisti della Bossa Nova.

Il Brasile e la sua musica negli ultimi anni hanno affascinato la cantante. Proprio a Rio Chiara Civello ha lavorato con Ana Carolina, nuovo astro pop della musica carioca e Diana Tejera (coautrice del brano presentato a Sanremo). Della Bossa Nova, l'artista italiana ha saputo mutuare il gusto per le atmosfere dolci e malinconiche che riescono a essere una delle cifre che meglio la caratterizzano in concerto, soprattutto per la predilezione per le note basse.

Ma Chiara è artista poliedrica: ha presenza scenica, accompagna la musica con movenze sinuose. Sa, insomma, come affascinare la platea e lo fa facendo fruttare la proficua lezione dello studio negli Usa e in Brasile tanto che riesce a dimostrare stoffa e carattere anche quando affronta con stile brani come «Il cuore è uno zingaro» (ricordate Nicola di Bari?), o «Que rest-t-il de nous amours» o la struggente «Quizas Quizas Quizas» (in italiano). Ma anche «Il mondo» di Jimmy Fontana o la struggente «Io che amo solo te» di Sergio Endrigo, da sempre amato dai compositori e cantanti brasiliani.

E gli spettatori, alla fine della serata, riempiono di applausi la Civello e la sua band (che concedono anche due bis) e lasciano il teatro Verdi appagati per una bella serata di musica.

Prossimi appuntamenti con "Voci di donna" sabato 22, al teatro Civico con il concerto di Maria Paiato, giovedì 27 settembre con Gilda Butta.

La conclusione della rassegna, martedì 2 ottobre, sempre al Civico, con Carla Denule.

Tutti i concerti di questa iniziativa che nobilita la programmazione degli spettacoli sassaresi, avranno inizio alle ore 21

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