La Nuova Sardegna

Dialogo centrosinistra-indipendentisti

di Filippo Peretti
Dialogo centrosinistra-indipendentisti

Vertice sulla sovranità e le possibili alleanze elettorali, presente anche l’associazione di Soru con l’ex assessore Mongiu

19 luglio 2012
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CAGLIARI. Tra il centrosinistra e il mondo indipendentista non è mai corso buon sangue, ma ieri è successo qualcosa di nuovo che è forse in grado di cambiare le cose. Su iniziativa dei Rossomori, alleati di Renato Soru alle elezioni del 2009, c’è stato il primo incontro tra i partiti che oggi alla Regione sono all’opposizione e le sigle che si rifanno ai principi dell’autodeterminazione. Si è parlato di programmi e di possibili alleanze elettorale. Ancora nessun risultato concreto, ma è iniziato un dialogo. Tutti hanno fatto un passo in avanti, ma c’è chi ne ha fatto più d’uno.

Alla riunione, organizzata dai leader dei Rossomori, Gesuino Muledda (assessore del Pci negli anni 80) e Salvatore Melis, hanno partecipato per il centrosinistra Silvio Lai (Pd), Michele Piras (Sel), Salvatore Lai (Idv), Alessandro Lecca (Prc), Alessandro Corona (Pdci), Enrico Piras (Upc) e Peppino Balia (Psi). Per gli indipendentisti c’erano Gavino Sale (Irs) e Omar Onnis (Progres). Non si è presentato Bustiano Cumpostu (Sardigna Natzione).

Mancavano perché non invitati il Psd’Az («non li invitiamo sino a quando stanno col centrodestra», ha detto Muledda) e Sardigna Libera, il movimento della consigliera regionale Claudia Lombardo, ex Rossomori (ma il centrosinistra ha detto di non voler condividere veti nei suoi confronti.

C’erano anche due rappresenti di sigle non partitiche: Franciscu Sedda (Fiocco verde) e Maria Antonietta Mongiu (Sardegna democratica, l’associazione di Soru). La Mongiu ha però precisato che non si tratta di un distinguo dei “soriani” dal Pd («io non sono neanche iscritta») ma di una «positiva e strategica apertura ai movimenti». E’ stato concordato che non ci saranno aperture verso Malu Entu e A Manca pro s’indipendentzia.

Secondo i Rossomori «è stato un importante incontro sul terreno della sovranità e su un programma di prospettiva economica». E’ ancora presto per parlare di alleanze. Il più possibilista è stato Irs (ma anche Fiocco verde), mentre Progres ha chiesto che i partiti «italianisti» firmino prima l’adesione alla linea dell’autodeterminazione. Sel era disponibile (è la linea che Piras sta cercando di dare al partito) ma il Pd con Lai ha frenato. Sel si è detto comunque soddisfatto: «Il centrosinistra ha fatto un’apertura a un mondo che porta istanze che impongono a tutti una nuova ricerca politico-culturale. E’ stato l’avvio di un percorso, vediamo dove ci porterà». Giudizio positivo anche da parte del Pd: «Abbiamo messo finalmente da parte una preclusione reciproca – ha detto Lai – e siamo quindi a un’evoluzione di un dialogo tra partiti autonomisti e partiti solo sardi che ora si dovrà soffermare a fondo e nel concreto sui temi programmatici e strategici .

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