La Nuova Sardegna

Corazzata Roma trovata e filmata

di Gianni Bazzoni
Corazzata Roma trovata e filmata

A 16 miglia dalla costa parte del relitto della nave della Marina militare affondata il 9 settembre 1943

29 giugno 2012
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PORTO TORRES. C’è una foto, attesa da anni: un cannone 90/50 anti-aereo, di quelli montati sulla Corazzata Roma. E’ stata scattata da Guido Gay, titolare della società Gaymarine srl che da anni conduce una serie di ricerche sperimentali subacquee e che in questi giorni si trova nel Golfo dell’Asinara a bordo del catamarano Daedalus. Le immagini e i filmati sono stati raccolti dal Pluto Palla, un piccolo sottomarino di 60 chili. Quel cannone è uno dei 12 montati dalla “Roma”. Pochi giorni fa era arrivata la conferma che quella forte anomalia magnetica è il relitto della Corazzata Roma. L’ultima grande nave della seconda guerra mondiale che il mare ancora nasconde si trova nel canyon di Castelsardo, a 1200 metri di profondità, circa 16 miglia dalla costa. Nell’estate del 2009 il sospetto forte che la “Roma” fosse lì sotto, in quella profonda gola che scende dalla scarpata continentale, in direzione nord-ovest. «Abbiamo la certezza» – ha detto Francesco Scavelli, ricercatore, regista della Bluimage Productions – che da cinque anni, insieme a un team di cui fa parte la Comex di Marsiglia, società leader nelle ricerche oceanografiche, è sulle tracce della nave da battaglia della Regia Marina affondata il 9 settembre 1943 da due bombe radioguidate lanciate da bombardieri tedeschi Dornier Do 271K mentre era in navigazione nel Golfo dell’Asinara (diretta alla Maddalena).

«La conferma è giunta dall’elaborazione magnetometrica dei dati – ha proseguito Scavelli – effettuata dai tecnici specializzati della Comex. Nei prossimi giorni, con delle attrezzature scientifiche all’avanguardia, scenderemo negli abissi per filmare il relitto e analizzarlo da vicino». Per rendere possibile l’affascinante impresa, verranno utilizzate telecamere filoguidate in Hd: per raggiungere la profondità proibita di 1200 metri, sarà impiegato un mini-sommergibile. Insieme a Francesco Scavelli ci saranno altri tre ricercatori: l’operazione di ricerca della Corazzata Roma, è finanziata dalla Bluimage e il ministero dei Beni culturali ha messo a disposizione 200 mila euro per realizzare il film-documentario dal titolo «Trovate la Roma». In cinque anni di ricerche nel Golfo dell’Asinara, gli ultimi due concentrati nel canyon di Castelsardo, sono stati compiuti importanti passi in avanti. Il relitto della “Roma” sembrava introvabile e - soprattutto - si era formato il sospetto che non ci fosse interesse a cercarla quella nave che è diventata la tomba per 1393 marinai italiani deceduti nella seconda guerra mondiale. Per oltre 60 anni, ricercatori, storici e compagnie di recupero hanno cercato la Corazzata Roma, ma senza risultati. Ora il traguardo è vicino: dalle fotografie storiche è stata ricostruita la posizione in mare del relitto rispetto alle montagne della Corsica. Grazie alle moderne tecnologie disponibili, il team di ricercatori della Blueimage ha anche potuto ricostruire il punto di sversamento del carburante quando la “Roma”, esplodendo, si spezzò in due tronconi. Determinante per l’individuazione del relitto della nave - lunga come due campi di calcio e alta come un palazzo di quindici piani - la realizzazione in 3D dell’intero scenario, grazie anche alle fotografie della ricognizione inglese che volava a 50 metri di quota sulle navi della Regia Marina. C’è, poi, il racconto di una testimone che ha descritto l’accaduto e ha indicato il punto della tragedia. E un contributo essenziale è giunto anche da documenti militari dell’epoca conservati negli archivi della Marina Militare e da quelli provenienti da archivi anglo-americani.

«Tutto il materiale raccolto – ha concluso Scavelli – è parte integrante di un progetto che prevede la realizzazione di un film-documentario di livello internazionale, una mostra e una serie di eventi istituzionali da collocare in occasione del 70° anniversario dell’affondamento, che cade il 9 settembre del 2013».

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