La Nuova Sardegna

Carbosulcis, al vertice il signor Nessuno

di Giuseppe Centore
Carbosulcis, al vertice il signor Nessuno

Polemiche su Alessandro Lorefice, neolaureato in Legge, docente precario in gestione delle portinerie degli alberghi

25 maggio 2012
4 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Doveva partecipare ieri mattina al cambio della guardia ai vertici della Carbosulcis, ma non si è fatto vedere. Sino a tarda sera il suo cellulare squillava a vuoto. Alessandro Lorefice, 28 anni, forse ha trascorso a casa la prima giornata al timone della più importante industria sotto il controllo della Regione. Magari stava cominciando a studiare i complessi dossier che in questi mesi si sono accumulati sul tavolo del presidente, oppure ha ricevuto i primi preziosi consigli dal direttore generale di Carbosulcis, (confermato), Mario Porcu, dal presidente Cappellacci e dal suo mentore Giorgio Oppi.

Ma chi è Alessandro Lorefice? Di lui si sa poco. Sicuramente non ha alcuna competenze in materia mineraria, non ha esperienze di gestione e amministrazione di società pubbliche, nè ha mai fatto parlare di sè per significative prese di posizione sui problemi industriali e dello sviluppo nel suo territorio e nell’isola. Un signor nessuno, verrebbe da dire, se non avesse un curriculum e un cursus honorum incentrato sull’essere “figlio di”. Il padre infatti è Raffaele Lorefice, preside dell’Istituto tecnico Enrico Fermi, già consigliere comunale e assessore ai servizi sociali. Raffaele, padre del neo presidente Alessandro è molto conosciuto in città. Nell’estate del 1992 da assessore ai servizi sociali venne addirittura arrestato dai carabinieri nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione della casa di riposo comunale. Una vicenda che nel 1993 vide lo stesso Lorefice condannato a due anni dal Gip Canepa e che per la parte civilistica non si è ancora conclusa. Sarà infatti la Corte dei Conti a pronunciarsi sull’esistenza o meno del danno erariale sofferto dal Comune di Iglesias a causa del comportamento proprio di Lorefice, assessore, e del direttore di allora, Loche.

Alessandro, al tempo delle vicissitudini del genitore, era ancora un bambino. Ma al padre comunque il neo amministratore unico della Carbosulcis deve molto. È stato lui infatti, a volerlo a tutti i costi nella lista del Pdl alle ultime comunali, e a spingere, affinché il figlio, pur neofita di consiglio, assumesse da subito il delicato incarico di capogruppo. L’assenza di risposte da parte del gruppo dirigente iglesiente del Pdl, il duo Lombardo (Claudia) e Matzuzzi (Sergio, suo predecessore in Carbosulcis) ha indotto la famiglia Lorefice a rompere con il Pdl e ad avvicinarsi all’Udc. Scelta forse causata anche dalla sonora sconfitta alle elezioni del coordinamento provinciale dove Lorefice è arrivato secondo con la metà dei voti del vincitore. Dal profilo Facebook si può capire qualcosa in più del presidente Carbosulcis. A lui piace il sito forzasilvio.it, piace (naturalmente) Cappellacci, tra i programmi tv segue Dr.House, Grey’s Anatomy, la Talpa e l’Isola dei famosi. Tra le attività e interessi ristorante, piscina, mountain bike, body building, auto e moto sportive e organizzazione di eventi. Alessandro è legato professionalmente alla scuola dove il padre svolge le funzioni di direttore didattico. Al “Fermi” ha molteplici incarichi, pur non essendo docente di ruolo. Laureato da poco in Giurisprudenza, ha ben due diplomi, conseguiti entrambi nella scuola dove opera: è responsabile dei laboratori, è il referente scolastico nei rapporti con le istituzioni locali, organizza i viaggi di istruzione dell’Istituto; a questi significativi incarichi (che si spera possano essere utili nel suo nuovo impegno) si somma l’insegnamento per 14 ore alla settimana in discipline turistiche e aziendali, in particolare sui temi della gestione delle portinerie degli alberghi e delle agenzie. Quest’anno per l’assenza di un docente di ruolo, ha avuto l’incarico, nomina diretta, di quattro ore di diritto, pur non avendo l’abilitazione (in quanto fresco di laurea) e non essendo nelle graduatorie provinciali. Alcune delle sue mansioni non sono a carico del ministero della pubblica istruzione ma direttamente a carico delle casse dell’istituto dove il padre svolge le funzioni di dirigente.

Le reazioni politiche alla nomina di Lorefice non sono certo mancate. Il consigliere regionale dell’IdV Adriano Salis ritiene che «le nomine alla Carbosulcis e all’Igea sono un insulto ai risultati del referendum. Dove sono finiti - ha aggiunto Salis - gli appelli retorici e altisonanti del presidente referendario al cambiamento e per la riduzione dei costi della politica? Alla prima prova dei fatti è andata fragorosamente in frantumi la coerenza referendaria del presidente Cappellacci che ha dovuto fare spazio alla bulimia spartitoria della vecchia politica che, senza pudore, spadroneggia nella maggioranza regionale. Abbiamo già presentato una mozione sull’argomento e chiameremo il presidente Cappellacci a rispondere in Consiglio regionale sullo scandalo di queste nomine». A Salis risponde il vicecapogruppo Pdl Pietro Pittalis che ritiene «coerenti le scelte della Giunta rispetto al voto espresso dai sardi. Per quanto riguarda certe speculazioni e certe insinuazioni sulle nomine, è stata accertata la presenza di titoli di studio di tutto rispetto».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative