La Nuova Sardegna

Una moneta virtuale per acquisti reali: così Sardex sfida la crisi

Silvia Sanna
In alto un pannello pubblicitario di Sardex e, accanto, il presidente Gabriele Littera In primavera al circuito saranno ammessi anche i privati
In alto un pannello pubblicitario di Sardex e, accanto, il presidente Gabriele Littera In primavera al circuito saranno ammessi anche i privati

Baratto sul web, l'idea vincente di un gruppo di giovani di Serramanna. Già quattrocento le imprese associate al circuito

21 gennaio 2012
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SASSARI. Dietro c'è la crisi, davanti c'è la volontà di riuscire non soltanto a tenersi a galla, ma anche di prendersi una rivincita nei confronti di un mercato ingrato. Nasce e cresce così il Sardex, la moneta virtuale al centro di un baratto moderno ideato da quattro ragazzi di Serramanna e sposato (per ora) da quattrocento aziende. In primavera l'ingresso dei privati nel circuito: quello sarà il vero business.

Non si può toccare, perché è presente solo sul web. È qui che avvengono gli scambi tra gli associati: vendite e acquisti di beni e di servizi con il sardex, ognuno dei quali vale un euro. Ma a differenza della moneta corrente, è immune dagli interessi e i possessori non sognano di metterne insieme un capitale. Al contrario: il sardex è fluido, nasce per circolare e portare ossigeno a conti in banca - questi sì, in euro - con il segno rosso.

Come funziona. Qualche esempio. C'è l'autofficina che ha bisogno di promuovere la sua immagine. Per questo si rivolge allo studio che progetta siti web. Per pagare il lavoro svolto, utilizza un tot di sardex. Lo studio grafico, con il suo malloppo di sardex, bussa al negozio di informatica e fa scorta di materiale per i pc. Il negozio, invece, potrà spendere i sardex ricevuti per rinnovare la cancelleria oppure per pagare la pulizia del negozio all'apposita cooperativa che offre quel servizio. Che, a sua volta, potrà acquistare scope, secchi e affini. Oppure concedersi quella cena in ristorante rimandata chissà da quanto tempo a causa della crisi economica. Con i sardex, insomma, si possono risparmiare gli euro che servono per altri scopi: per pagare l'affitto, la rata del mutuo o le bollette.

Gli ideatori.
Gabriele Littera, 27 anni, di Serramanna, laureato in marketing a Teramo, ha parlantina sciolta e cervello fino. Insieme al fratello Giuseppe, Carlo Mancosu e Franco Contu, ha creato un mercato parallelo basato su un principio nobilissimo: la finanza etica. Perché nessuno, all'interno del circuito sardex.net, punta a guadagnare alle spalle degli altri. Non c'è lucro: c'è solo una rete di assistenza, promozione e sostegno reciproco. L'equilibrio è fondamentale, per questo quando un associato non riesce a saldare il conto, gli altri si muovono per aiutarlo. Fondamentale anche il supporto del broker, a disposizione delle aziende. E se non si riesce a colmare il passivo? A quel punto il debito viene saldato in euro. Ma non accade quasi mai. Dice Gabriele, presidente del cda: «Siamo partiti agli inizi del 2009, ora contiamo 400 associati distribuiti in tutta l'isola e transazioni, nel 2011, per oltre 1 milione di sardex. L'idea piace, le aziende ne colgono le grandi opportunità. E sono consapevoli che dall'ingresso dei privati potranno trarre enormi vantaggi».

Gli associati.
C'è un po' di tutto, dal negozio di frutta e verdura all'impresa edile. Molti i commercianti, sia al dettaglio sia all'ingrosso, gli artigiani, le aziende d'informatica e le strutture ricettive: dagli hotel a quattro stelle agli agriturismo. Requisito fondamentale è essere una piccola-media impresa e operare in Sardegna. Gli esclusi: per una questione etica, non possono aderire al circuito né le finanziarie, né le rivendite di armi.

Sardex per i privati.
La grande novità è annunciata per la primavera: anche i privati potranno entrare nel circuito Sardex. Mentre le aziende pagano una quota d'iscrizione, i privati dovranno fare un acquisto (in euro). Un esempio. Sara compra un frigofero nel negozio associato. Lo paga 300 euro e invece dello sconto riceve dal rivenditore un tot di sardex da spendere all'interno del circuito. Sara potrebbe utilizzarli per fare shopping nel negozio di abbigliamento, oppure per pagare la stanza nel bed&breakfast a due passi dal mare. Per le due attività una ghiotta occasione di promozione che, questo è l'obiettivo, porterà nuovi clienti: con le tasche piene di sardex ma anche di euro.

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