La Nuova Sardegna

Asiago dona alla Sardegna il cimitero della Brigata Sassari

Una cerimonia ad Asiago
Una cerimonia ad Asiago

La donazione, avvenuta in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, è stata fatta per onorare i caduti sardi nelle battaglie del monte Zebio

17 dicembre 2011
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CAGLIARI. Da oggi 218 soldati della Brigata Sassari, caduti tra il 1916 e il 1917 nelle sanguinose battaglie sul Monte Zebio e sepolti nel cimitero di guerra di Casara Zebio a 1600 metri d'altezza, riposano ufficialmente in terra sarda. Il Comune di Asiago ha donato l'area sacra ai Comuni sardi dai quali provenivano i Sassarini caduti. Sui monti dell'Altopiano vicentino combatterono 6000 sardi, con un bilancio di 590 morti, 132 dispersi e 2132 feriti.

L'atto di donazione, rinnovabile ogni 100 anni, è stato consegnato dai sindaci di Asiago e Foza ad Antonio Quartu, sindaco di Armungia, Comune capofila del progetto per il recupero dei siti storici della Brigata Sassari. La cerimonia all'Hotel Mediterraneo si è svolta alla presenza dei rappresentanti delle due Regioni - per la Sardegna il vicepresidente Giorgio La Spisa -, dei sindaci di tutti i 131 Comuni sardi da cui partirono i giovani caduti sul Zebio, e del col. Maurizio Sulig, comandante del Distaccamento della Brigata Sassari, attualmente impegnata nella missione Isaf in Afghanistan.

Il Luogotenente Antonio Pinna, direttore del Museo Storico della Brigata Sassari e consulente storico del Comitato dei Comuni della Sardegna, ha illustrato le fasi delle attività svolte per il recupero del Cimitero di Guerra. Il primo lotto del cimitero è stato realizzato nel 2003 con 60 croci, e completato con secondo e terzo lotto tra il settembre 2006 e il settembre 2007. L'evento è stato inserito nelle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia che vide il suo completamento proprio con la prima guerra mondiale.
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