La Nuova Sardegna

Rai 1, Rai2, Rai3 Ecco come fare per sintonizzarsi

Rai 1, Rai2, Rai3 Ecco come fare per sintonizzarsi

04 dicembre 2011
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. I tre canali Rai in Sardegna vanno resettati e del tutto riprogrammati da capo, almeno dove non si vedono più più. È un'operazione che ciascun telespettatore deve fare a casa propria, utilizzando il decoder come quattro anni fa o la lista dei programmi (se questa funzione è incorporata in un televisore di nuovo tipo). L'impossibilità di vedere Rai1, Rai2 e Rai3 in molte aree dell'isola, negli ultimi giorni, dipende da una serie di problemi tecnici. Più precisamente, si tratta di questioni a cascata legate alla graduale estensione del digitale terrestre in tutte le altre regioni d'Italia. Ma fate bene attenzione: risintonizzare i canali non serve, bisogna eliminare dalla memoria l'automatismo informatico che riposiziona il programma nel vecchio canale. Se non ce la fate da soli, fatevi aiutare da qualche parente o da un amico più esperto: «Non è il caso paghiate un tecnico per un lavoro piuttosto semplice e all'altezza di tutti o quasi», raccomandano alla Rai. Ma che cos'è successo, in sostanza? E perché, senza alcun genere di preavviso, gli abbonati al servizio pubblico si sono ritrovati di fronte a difficoltà impreviste? La spiegazione la danno negli stessi uffici regionali della Rai, in questo periodo subissati da richieste d'informazioni, proteste e lamentele. Il sistema, sinora, ha consentito di far oscillare ciascuno dei tre canali principali su diverse frequenze perché la loro abbondanza e la disponibilità generale non creavano difficoltà. «Canali test», li chiamano in gergo tecnico. In passato ogni abbonato, all'interno di queste frequenze, si posizionava dove meglio vedeva la trasmissione. Con l'applicazione del digitale a quasi tutto il territorio nazionale si è creato invece un effetto a catena. Per cui queste chance di utilizzo si sono ridotte. Oggi, nell'isola, ci sono così soltanto tre «piste» dedicate a Rai1, Rai2 e Rai3. Di qui la necessità di procedere all'operazione per impostare dall'inizio i canali laddove non fossero più visibili. Ma non è finita. Chi ha ancora un decoder di prima generazione dovrà inoltre spostare il cursore mobile o l'indicazione sul display sulla posizione «Germania». Perché è proprio questa che permette l'impiego migliore: «I decoder sono fabbricati all'estero e la dicitura in lingua tedesca è quella che consente le maggiori agibilità di manovra per raggiungere l'obiettivo», dicono alla Rai. Infine in qualche caso e in alcune zone della Sardegna sarà indispensabile orientare in modo diverso l'antenna per una visione ottimale. Molte le protesta raccolte dalla Nuova anche perchè il numero del servizio informazioni della Rai (800.111.555) risultava perennemente occupato.Il comitato di redazione della Tgr della Sardegna ha chiesto all'azienda di intervenire al più presto per mettere fine ai disservizi nella ricezione dei canali Rai Uno, Rai Due, Rai Tre e Rai News in numerose località dell'isola oscurate da alcuni giorni. Il cdr chiede anche «che vengano date immediate risposte agli utenti, informandoli in maniera precisa e completa, considerando soprattutto il fatto che adesso non tutti vedono i canali Rai. Le scarne informazioni fornite dai tecnici del servizio aziendale preposto sono state finora del tutto insufficienti». «Qualunque sia la soluzione- prosegue la nota-, il cdr ritene inaccettabile che i problemi tecnici, dopo tutti i disagi legati allo switch off, ricadano ancora una volta sui cittadini che pagano il canone oltre che sui lavoratori della Rai che vedono vanificati gli sforzi del loro impegno quotidiano».
In Primo Piano
L’allarme

Balneari, caos bandi per le 573 concessioni in Sardegna

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative