La Nuova Sardegna

Maxi-rogo tra Oschiri e Berchidda: 2mila ettari a fuoco

Maxi-rogo tra Oschiri e Berchidda: 2mila ettari a fuoco

E' di oltre 2mila ettari di sugherete ridotti in cenere e centinaia di persone evacuate il primo provvisorio bilancio dell'incendio
divampato nel pomeriggio nelle campagne tra Oschiri e Berchidda (Olbia-Tempio) che ha messo alla frusta l'apparato antincendio del nord dell'isola e provocato l'interruzione del traffico ferroviario tra Olbia e Chilivani (Sassari) e la circolazione in numerose strade.

13 luglio 2011
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Oltre 2mila ettari a fuoco, centinaia di persone evacuate, bestiame in fuga, treni bloccati e strade interrotte. E' il bilancio dell'incendio divampato nel pomeriggio nelle campagne tra Oschiri e Berchidda (Olbia-Tempio) e che si è trasformato nel primo vero impegnativo banco di prova per la macchina antincendio della Regione Autonoma della Sardegna, messa alla frusta anche nel sud dell'isola dove le fiamme hanno percorso più di 170 ettari vicino a Serramanna (Cagliari) e minacciato case e l'ospedale Sirai di Carbonia. In Gallura il primo provvisorio bilancio Š di oltre 400 ettari di sugherete e vigneti, dove si produce il vermentino, ridotti in cenere. L'incendio vicino alla linea ferroviaria Olbia-Chilivani (Sassari) ha provocato anche l'interruzione del traffico ferroviario e la circolazione in numerose strade, la più trafficata delle quali la statale 199 che collega la parte interna della Gallura con la costa. I treni sono stati sostituti dalla Ferrovie dello Stato con autobus che attraverso percorsi alternativi hanno portato i passeggeri a destinazione. Le fiamme, secondo quanto hanno accertato gli agenti del Nucleo investigativo del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione, sarebbero di origine dolosa e sarebbero partite da esche incendiarie lanciate a bordo strada alla periferia di Oschiri. Spinto dal vento di scirocco, il fuoco ha percorso le campagne, minacciando aziende agricole, alcuni agriturismi e la foresta demaniale tra Oschiri, Berchidda e Monti. Per arrestare l'avanzata del fuoco sono intervenute tutte le forze disponibili nella Sardegna nord-orientale coadiuvati da due Canadair, un elitanker e due elicotteri. Un incendio ha interessato anche la periferia di Olbia. In questo caso, però, le cause sarebbero colpose: sarebbero state le scintille partite da una linea elettrica, secondo una prima valutazione della Forestale, ad innescare le fiamme. Di probabile origine dolosa l'incendio divampato in tarda mattinata alla periferia di Carbonia vicino all'ospedale Sirai. Le fiamme, hanno raggiunto anche i terreni vicini ad un distributore di carburanti, al campo nomadi e alcune aziende. Per 7 ore hanno dovuto lavorare le squadre dei vigili del fuoco di Sanluri, agenti forestali, compagnie barracellari e i volontari della Protezione civile del Medio Campidano per avere ragione di un incendio che ha incenerito 170 ettari di stoppie cerealicole, sterpaglie, alberi da frutta e un centinaio di piante di eucalipti fra Serramanna e la statale 196 Villasor-Villacidro.
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