La Nuova Sardegna

Krene, dall'inferno al paradiso

Daniele Giola
L’incontro sulla Krene che si è tenuto ieri a Villa Mimosa
L’incontro sulla Krene che si è tenuto ieri a Villa Mimosa

Era un'azienda informatica in crisi, ora assume e fa affari in Europa

16 aprile 2011
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 SASSARI. Tre anni fa si discuteva di cassa integrazione e tagli, oggi di aumento del volume d'affari, apertura di nuove filiali in diverse parti d'Italia e di interessi da coltivare anche sul mercato internazionale. In una parola: rilancio. Ma sempre con la «testa pensante» in città.  Quella della Krene, società sarda per l'informatica fondata a Sassari nel 1986, ha tutti i contorni di una favola con il lieto fine. A Villa Mimosa, sede di Confindustria Nord Sardegna, la Bassilichi spa (gruppo fiorentino che nel 2008 acquistò una partecipazione maggioritaria del 60% dall'allora Krenesiel), ha comunicato l'ingresso in Krene della "divisione sviluppo software" di Bassnet srl e un nuovo assetto azionario che la vede titolare dell'85% del capitale sociale: il resto delle quote resta nelle mani del Banco di Sardegna.  Significa che nasce un centro nazionale di competenza nel software e che Krene (che è passata da 29 a 89 dipendenti) pur mantenendo la testa a Sassari, allungherà le braccia oltre Tirreno avvalendosi di figure specializzate nella realizzazione di sistemi informatici innovativi.  Sono state aperte nuove filiali a Roma, Bologna, Siena Palermo e confermate quelle esistenti. «L'annuncio conferma il valore dei nostri investimenti in un territorio ricco di potenzialità - ha spiegato Leonardo Bassilichi, direttore generale della società -. Strategicamente l'obiettivo è di completare l'offerta nell'area Monetica, core business del gruppo, per poter sviluppare e proporre soluzioni a elevato valore aggiunto per Pubblica amministrazione e settore bancario».  «Il 2011 coincide con i 25 anni di Krene - ha aggiunto Leonardo Marras, presidente della società -. Finalmente possiamo raccontare una bella storia anche in Sardegna, perché si è riusciti a superare momenti di grave difficoltà e ora, grazie all'ingresso del gruppo Bassilichi e con le nuove opportunità di sviluppo, stiamo passando da una dimensione locale a una nazionale ed europea».
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