La Nuova Sardegna

Sassari-Olbia ancora sulla carta: all’appello mancano 300 milioni

Guido Piga
Sassari-Olbia ancora sulla carta: all’appello mancano 300 milioni

La Sassari-Olbia rischia di restare ancora ulla carta. Ecco perchè: i soldi per realizzarla (474 milioni) non ci sono, e gli unici spendibili (162 milioni) serviranno per collegare l’aeroporto di Olbia con la statale 199, l’altro a Ploaghe per il raccordo con la 131. Il presidente regionale di Confindustria Massimo Putzu: "Siamo molto preoccupati perché mancano ancora le risorse per la costruzione della strada"

14 marzo 2010
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OLBIA. C’è un nuovo soggetto attuatore (l’Anas, non più la struttura di missione), sta per essere nominato un commissario (Cappellacci, non più Bertolaso), ma la Sassari-Olbia resta ancora sulla carta. I soldi per realizzarla (474 milioni) non ci sono. Gli unici spendibili (162 milioni) serviranno per due lotti: uno a Olbia per collegare l’aeroporto con la statale 199, l’altro a Ploaghe per il raccordo con la 131. Questo dicono le carte ufficiali. La più importante, in ordine di tempo, è un’ordinanza di Berlusconi.

E’ stata firmata il 3 marzo e modifica quelle precedenti. Dispone che la costruzione della nuova Sassari-Olbia (75 chilometri a 4 corsie) non è più di competenza della struttura di missione (azzerrata dall’inchiesta sul G8) ma dell’Anas. L’ente nazionale non dovrà però occuparsi di tutta l’arteria. Solo del nono lotto. Che prevede due interventi: da una parte la costruzione di una bretella tra l’aeroporto di Olbia e la statale 199 (l’attuale Sassari-Olbia) e lo spostamento del ponte sul rio Padrongianus, dall’altra il raccordo tra Ploaghe e la 131 dall’altra. L’ordinanza non lascia spazio a interpretazioni: «Il ministero dello Sviluppo economico - è scritto all’articolo 5 - provvede a trasferire all’Anas le risorse finanziarie assegnate per la realizzazione delle opere del nono lotto della Sassari-Olbia». Per quei pochi chilometri, i soldi ci sono. In tutto 192 milioni dai fondi Fas, sbloccati dal Cipe.

«E’ solo l’inizio» disse il governatore Cappellacci all’inizio dell’anno. E la fine? Per non ora non è neppure ipotizzabile una data per la consegna dei lavori della strada, né tantomeno per la conclusione. All’appello mancano 282 milioni, sempre dai fondi Fas, ancora congelati al Cipe. Lo conferma Massimo Putzu. Il presidente regionale di Confindustria fu il primo, nell’ottobre del 2009, a svelare che i soldi per la Sassari-Olbia non c’erano più, dopo essere stati inizialmente stanziati per le opere colletarali al G8 della Maddalena. Nonostante annunci, proclami, promesse, da allora nulla è cambiato.

«Accettiamo con favore le novità sul versante delle procedure - spiega Putzu -. E’ importante che sia stato nominato un nuovo sogetto attuatore, l’Anas. Auspichiamo che a breve, come promesso, venga nominato un nuovo commmissario straordinario. E’ preferibile che sia il presidente della Regione. Avrebbe più forza con il Governo e avrebbe l’appoggio del sistema delle imprese per la rivendicazione di ciò che spetta al nord Sardegna. Ma - prosegue il leader degli industriali - siamo molto preoccupati perché mancano ancora le risorse per la costruzione della strada». Piccolo riepilogo. Per costruire la strada, sono necessari 474 milioni (più Iva). I soldi li gestisce, via Cipe, il ministro dell’Economia Tremonti, d’intesa con il premier Berlusconi.

Per ora, Tremonti ha dato il via libera solo a 182 milioni. Tremonti non ha concesso ancora i restanti 282 milioni. E non lo farà a breve. «Quei soldi devono ottenere il via libera del Cipe - dice Giulio Calvisi, deputato del Pd -. Il Cipe doveva essere convocato a gennaio, invece non c’è stata alcuna riunione. Doveva essere convocato a febbraio, nulla. Doveva essere convocato a marzo, nulla neanche in questo caso».

Risultato: inutile farsi illusioni, se la coppia Berlusconi-Tremonti, che gestisce quel patrimonio e deve tenere conto delle richieste soprattutto del Nord (e della Lega), non dà priorità alla Sassari-Olbia, la strada resterà sempre sulla carta. Tanto che Cappellacci potrebbe trovarsi nella condizione di essere un commissario senza portafoglio. Il governatore, con un prossima ordinanza di Berlusconi, dovrebbe sostituire Bertolaso. Con lo stato d’emergenza per la strada dichiarato avant’ieri dal Governo, Cappellacci dovrebbe avere ampi poteri, soprattutto per affidare i lavori con le procedure accelerate. L’unico modo per far costruire subito la strada, che altrimenti rischierebbe di essere paralizzata dai ricorsi al Tar. Ma senza avere i soldi, neppure Cappellacci ne farà molta, di strada.
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