La Nuova Sardegna

Vola dalla moto e muore dissanguato

Silvia Sanna

Angelino Pinna, sassarese di 73 anni, centrato da un’auto vicino a Bultei
 

30 luglio 2007
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SASSARI. In giro sulla sua Honda per le strade del Goceano. Assieme agli amici, come ogni domenica. Una passione più forte dell’età per Angelino Pinna, il decano dei motociclisti sassaresi: a 73 anni approfittava di ogni momento libero per mettersi in sella al suo bolide. Ieri mattina, lungo la provinciale 36 tra Bultei e Pattada, non ha potuto fare niente per evitare l’auto, una Fiat Stilo, che all’uscita da una curva è comparsa all’improvviso davanti alla moto. L’Honda 1000 è stata sbalzata sul guardrail. La gamba sinistra di Angelino Pinna è rimasta incastrata tra le lamiere e tranciata quasi di netto, mentre la moto continuava a correre senza controllo. Un’emorragia devastante, che i medici non sono riusciti ad arrestare, nonostante un lungo intervento chirurgico nell’ospedale «Santissima Annunziata» di Sassari. Pinna è morto qualche minuto prima delle 18 in un lettino del reparto di Rianimazione.
 Con il solito gruppo di amici, medici e avvocati innamorati delle due ruote, Angelino Pinna aveva scelto le strade del Goceano per la gita domenicale. Curve insidiose alternate a tratti di rettilineo, un percorso sempre diverso e mai monotono, fatto di “pieghe” e accelerazioni continue. Pane quotidiano, per uno esperto come lui. Che dalla moto non si separava mai: in giro in città e nei tanti viaggi su e giù per la Penisola. «Un asso alla guida», così lo definiscono gli amici, «ma mai spericolato». Ieri mattina la prudenza non è bastata. Quando il giro andava avanti già un paio d’ore, qualcosa è andato storto. All’uscita di una curva, l’Honda si è trovata la strada sbarrata da un’auto. Secondo le prime ricostruzioni da parte dei carabinieri della compagnia di Bono, la Stilo avrebbe invaso la corsia opposta. Gli amici hanno visto l’Honda volare sul guardrail e poi continuare a strisciare accanto alla cunetta. La gamba sinistra del motociclista è rimasta incastrata nella barriera metallica sino quasi a spezzarsi. Angelino Pinna è caduto a terra ma non ha perso i sensi. Urlava per i dolori lancinanti, chiedeva aiuto agli amici, sotto choc alla vista del sangue che usciva copioso dall’arteria femorale, tranciata di netto.
 I soccorsi sono scattati immediatamente. Mentre i compagni di viaggio cercavano inutilmente di tamponare l’emorragia, dalla base di Abbasanta è decollato un elicottero dei vigili del fuoco, con a bordo l’équipe del 118. Il ferito è stato imbragato e adagiato su una barella. Dopo dodici minuti appena, l’elicottero è arrivato a Sassari. A bordo di un’ambulanza Angelino Pinna è stato accompagnato all’ospedale civile e ricoverato nel reparto di Rianimazione. Ai primi parenti che si sono precipitati per chiedere notizie, i medici non hanno nascosto l’estrema gravità della situazione. Intorno all’una, Angelino Pinna è stato trasferito in sala operatoria. L’intervento chirurgico è durato più di un’ora. Inutili i tentativi di suturare la profonda ferita alla gamba sinistra: i medici sono stati costretti ad amputare l’arto. Alle 3 del pomeriggio l’uomo è entrato in coma. All’uscita della Rianimazione, i due figli del motociclista, insieme ad altri parenti, hanno atteso per ore una buona notizia. Poco prima delle 18, due camici bianchi hanno invece comunicato che non ce l’aveva fatta. Angelino Pinna aveva perso troppo sangue, ed è morto senza mai riprendere conoscenza.
 Oggi il medico legale eseguirà la perizia necroscopica. Nel frattempo andranno avanti gli accertamenti da parte dei carabinieri per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente e le responsabilità da parte della persona alla guida della Stilo.
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