La Nuova Sardegna

Oristano

RIOLA SARDO 

Strada pericolosa, inutili tutti gli appelli dei sindaci  

di Piero Marongiu

Dopo l’incidente costato la vita al turista olandese, nuova denuncia degli amministratori: intervenga la Regione

26 giugno 2017
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RIOLA SARDO. «Dei soldi previsti per le infrastrutture destinati alla Regione, da impiegare anche per la messa in sicurezza delle strade della nostra provincia – dice Sandro Sanna, consigliere dell’Unione dei comuni Costa del Sinis –, qui non se ne sono visti. E in attesa che qualcuno intervenga, la gente, continua a morire». Il riferimento è all’ultimo incidente stradale verificatosi nella tarda mattinata di sabato scorso nell’incrocio tra le provinciali 10 e 11, dove ha perso la vita un turista olandese, Matthijs Maarten di 64 anni. La moglie 61enne Else Balbina è rimasta ferita gravemente. «Non so se l’incidente poteva essere evitato – aggiunge Sanna –, so soltanto che le responsabilità non possono essere attribuite alla Provincia, diventata un contenitore vuoto per mancanza di fondi». Il tratto della Sp 11, che, dopo la rotatoria, porta a Narbolia, è rettilineo. Circa sei chilometri di strada estremamente pericolosa per diversi motivi: incroci a raso, ingressi a campi e strutture non segnalati e fondo molto sconnesso. In diversi punti si notano chiaramente, nei due sensi di marcia, cedimenti e avvallamenti che molti automobilisti istintivamente cercano di evitare mettendosi al centro della strada, effettuando una manovra improvvisa che, a motivo delle numerose cunette e dossi, rischia di causare incidenti dalle conseguenze facilmente prevedibili. «Nell’estate del 2015, appena eletto – dice il sindaco di Riola Domenico Ari –, ho inviato una lettera alla Provincia e alla Regione per segnalare la pericolosità di quel tratto di strada. Quella lettera venne firmata anche dal sindaco di San Vero Milis Luigi Tedeschi e da quello di Narbolia Maria Giovanna Pisanu. In particolare, vista la pericolosità della strada, avevo chiesto che venissero realizzate opere idonee a mettere in sicurezza quell’incrocio. Finora quella lettera è rimasta senza risposta, intanto si continua a morire». L’incidente di sabato scorso, vista la violenza dell’impatto tra le due auto coinvolte (una Renault Clio e una Wolkswagen Polo), poteva avere conseguenze ancora più tragiche. A bordo della Polo viaggiavano due ragazzi di Narbolia, che, per fortuna, hanno riportato soltanto qualche contusione e tanto spavento. Mentre per l’automobilista olandese non c’è stato nulla da fare e la moglie lotta ancora per sopravvivere. Chissà se dopo questa nuova croce, chi di dovere interverrà per mettere in sicurezza la strada.

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