La Nuova Sardegna

Oristano

anna maria uras 

Ecco «l’energia positiva» di “Coraggio e libertà”

di Enrico Carta
Ecco «l’energia positiva» di “Coraggio e libertà”

ORISTANO. Arriva «l’energia positiva». È lo slogan della lista “Coraggio e libertà” che ha sposato il progetto di Anna Maria Uras. Idea fuori dagli steccati dei partiti, nata dopo la doppia rottura...

27 maggio 2017
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ORISTANO. Arriva «l’energia positiva». È lo slogan della lista “Coraggio e libertà” che ha sposato il progetto di Anna Maria Uras. Idea fuori dagli steccati dei partiti, nata dopo la doppia rottura della candidata sindaco con le coalizioni di centro sinistra e col polo centrista, che inizialmente aveva proposto il suo nome per la sfida elettorale dell’11 giugno. Lo strappo consumato nei giorni immediatamente precedenti alla presentazione delle liste è ancora vivo e si afferra nelle parole della stessa Anna Maria Uras nel giorno della presentazione della lista che in questo caso è anche coalizione.
«Siamo orgogliosi di esserci – ha detto in apertura del suo intervento affiancata dagli altri candidati – e soprattutto noi offriamo di più rispetto a tutti gli altri. Ci siamo staccati da questa logica di partito e di servizio ai partiti». Le critiche non hanno risparmiato l’attuale governo della città, nonostante al fianco di Anna Maria Uras sieda Donatella Arzedi, candidata consigliera nonché punto di forza della maggioranza che ha sostenuto e sosterrà Guido Tendas sino al passaggio di consegne.
Nella platea infatti gli scontenti verso l’attuale amministrazione erano parecchi, in particolari tra loro molto fuori usciti dal Partito Democratico, di cui anche Anna Maria Uras ha fatto parte sino a poche settimane fa, quali l’ex segretario cittadino Gianni Sanna e l’ex consigliera Selma Bellomo. È quella parte di sinistra che non si riconosce più nel Pd o nel centro sinistra com’è conformato oggi. Non da soli, perché la coalizione “Coraggio e libertà” «ha al suo fianco la città – ha ribadito Anna Maria Uras –, noi siamo la città non vincolata dai progetti di partito che portano avanti personalismi che stanno impoverendo il territorio. Siamo qui per stravolgere il disequilibrio attuale».
Parte così l’appello alle associazioni, al volontariato, a chi quotidianamente presta la sua opera al di fuori degli steccati tradizionali della politica. Di cosa ha allora bisogno Oristano? «Non servono grandi infrastrutture – prosegue Anna Maria Uras –, ma servono persone che facciano lo sviluppo della città». Poi il richiamo alla terra e all’acqua, gli «elementi che più di ogni altro caratterizzano la nostra terra e le nostre attività produttive fatte di agricoltura, artigianato, edilizia».
Il resto è nel programma che annuncia una «Oristano pulita, efficiente, sicura, accessibile ed attraente». C’è quindi il pensiero alla città come guida per «l’Area vasta» e la voglia di «ritrovare il cammino verso il polo internazionale dell’agricoltura di eccellenza». Per il turismo si riparte da quello definito «calmo, anche di lungo periodo e fuori stagione», discorso che si può affiancare al miglioramento delle strutture sportive e alla cultura che farà da pungolo anche per i giovani.
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