La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa, il centro dialisi ancora non apre Mastino protesta 

di Alessandro Farina
Bosa, il centro dialisi ancora non apre Mastino protesta 

Lettera del primo cittadino ad Assl e Regione: «I locali, i macchinari e i medici sono pronti da mesi»

27 maggio 2017
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BOSA. «Aprite al più presto le porte del centro dialisi, la situazione dei nefropatici della zona resta drammatica considerato che sono costretti a continui viaggi in varie strutture dell’isola». Questo in sintesi il pensiero del sindaco Luigi Mastino. Sono parole che riempiono le righe dell’appello contenuto in una nota formale inviata a un lungo elenco di istituzioni e politici. La speranza del sindaco è evidentemente quella di fare breccia e ovviare al problema non certo secondario dei tempi della burocrazia che appare sempre interminabile malgrado la presenza di strutture e attrezzature all’avanguardia e l’équipe medica d'eccellenza sia già pronta da tempo a operare.
Cosa manca? Serve il definitivo disco verde da parte degli enti preposti per l’accreditamento necessario per l’avvio del servizio dialisi a Bosa. È questa la fase dell’iter burocratico ancora in corso, notizia peraltro anticipata qualche giorno fa dopo che aveva trovato conferme negli uffici dell’Assl di Oristano. Da qui nasce la decisione del sindaco di inviare la preoccupata lettera che attende evidentemente una risposta formale e probabilmente tempi certi sull’apertura di un servizio che cambierebbe in meglio la vita di tanti pazienti.
I locali per ospitare il servizio di dialisi a Bosa sono già pronti e, da mesi, nella palazzina ristrutturata a due passi dal corpo principale dell’ospedale, che fino a qualche anno fa ospitava le due suore in servizio tra le corsie della struttura sanitaria della città del Temo, trasferite ad Alghero. «Come a voi noto già dallo scorso anno sono stati inaugurati i locali del Centro Dialisi con sette posti rene», ricorda il primo cittadino, nella missiva indirizzata al Direttore dell’Assl Mariano Meloni e all’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru. La lettera però viene recapitata anche ai consiglieri regionali eletti nell’Oristanese Antonio Solinas, Mario Tendas, Augusto Cherchi, Alfonso Marras e Attilio Dedoni.
«Al 31 dicembre 2016 erano già presenti i macchinari necessari alla dialisi. Dopo cinque mesi il Centro risulta ancora chiuso” spiega e lamenta quindi Luigi Mastino. «Si segnala che a Bosa e nel territorio circostante vi è una vera e propria urgenza in proposito e i nefropatici sono costretti a sostenere un viaggio che, nelle loro condizioni di salute, è un vero e proprio calvario», sottolinea quindi il primo cittadino che lancia un finale esplicito appello ad Assl e Regione, chiedendo di fatto un interessamento anche dei consiglieri del territorio. Quello di «Intervenire con l’urgenza che la situazione richiede al fine di aprire il Centro Dialisi di Bosa in tempi brevissimi», conclude Luigi Mastino.
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