La Nuova Sardegna

Oristano

I dipendenti denunciano il Comune

di Roberto Petretto
I dipendenti denunciano il Comune

Esposto in Procura e alla Corte dei Conti dell’Unione sindacale di base. Contestata la distribuzione degli incentivi

20 maggio 2017
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ORISTANO. Una richiesta di incontro al Prefetto, ma soprattutto un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti: si fa durissimo lo scontro tra l’Unione sindacale di base e l’amministrazione comunale sulla gestione dei fondi per i dipendenti.

«Adesso basta, giù le mani dal salario accessorio, adesso basta con l'utilizzo delle risorse in modo unilaterale», si legge in una nota a nome della Usb Sardegna enti locali. Il fondo per il cosiddetto “salario accessorio” ripartisce tra i dipendenti delle somme extra rispetto allo stipendio. Somme che dovrebbero essere assegnate sulla base della “qualità” del lavoro svolto. «I dipendenti del Comune di Oristano non ci stanno - prosegue la nota -, basta con un'amministrazione padre-padrone distante dalle politiche aziendali del personale e altrettanto distante dalle politiche dei servizi offerti ai cittadini».

L’accusa dell’Unione sindacale di base è pesante: ci sarebbero state «troppe indennità pagate con disattenzione a discapito della maggior parte dei dipendenti».

Recentemente i dipendenti avevano avanzato una proposta, votata a maggioranza durante un’assemblea. «Ma l’amministrazione fa le orecchie da mercante - prosegue la nota -, vuole decidere da sola sulla ripartizione delle risorse».

Viene contestato l’uso del fondo per il salario accessorio, quindi la ripartizione di questi soldi extra che finiscono nelle buste paga di alcuni dipendenti comunali: «Il "fondo" è di tutti i lavoratori e va contrattato e applicato secondo regole certe». L’Unione sindacale di base ha chiesto un incontro con il prefetto di Oristano «ma allo stesso tempo abbiamo sentito l’esigenza di chiedere l’apertura di un'indagine sull’utilizzo delle risorse alla Procura della Repubblica di Oristano, alla Corte dei Conti, Servizio ispettivo e a quell anti corruzione del Ministero dell’Economia e delle finanze»Mef, Servizio Ispettivo finanza pubblica».

Nell’esposto vengono segnalati alcuni aspetti. Il sindacato chiede che venga verificato «il mancato rispetto della parte giuridica del contratto del 2013», poi modificato da testi successivi, per ciò che riguarda le cosiddette “indennità di responsabilità e disagio”, una delle voci del “salario accessorio”. Si chiede di verificare il pagamento dei servizi di turnazione dei vigili urbani perché ritenuto «non conforme al contratto e alla normativa».

Al prefetto il sindacato chiede un intervento per la cosiddetta “procedura di raffreddamento”, ovvero una mediazione che avvicini la posizione delle parti. Anche se, in presenza di un atto forte come un esposto alla Procura, ipotizzare un riavvicinamento è difficile.

Già nell’ottobre dello scorso anno il sindacato di base aveva diffidato il Comune a utilizzare il fondo per istituti contrattuali «non correttamente assegnati come indennità di turno, disagio, responsabilità». Una diffida rimasta inascoltata: «L’amministrazione ha continuato a utilizzare il fondo di produttività secondo il proprio piacimento, senza ascoltare il mandato dell'assemblea dei dipendenti».

Al prefetto si chiede quindi una mediazione che scongiuri un eventuale sciopero. Nei prossimi giorni i dipendenti del Comune si riuniranno nuovamente in assemblea «per decidere altre forme di tutela del già povero salario accessorio, salario che a causa del blocco dei contratti nazionale è fermo dal 2009».

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