La Nuova Sardegna

Oristano

Politiche territoriali Guilcer e Barigadu marciano insieme

di Maria Antonietta Cossu

Ghilarza, incontro con gli assessori regionali Paci e Argiolas «Percorsi comuni unico antidoto allo spopolamento»

17 maggio 2017
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GHILARZA. Saranno le politiche territoriali condivise la soluzione alla crisi che sta attanagliando una delle aree interne della Sardegna maggiormente esposte agli effetti della desertificazione economica e sociale. Sull’antidoto a lento rilascio che dovrà curare i mali del Guilcer e del Barigadu stanno lavorando le due Unioni di Comuni, che hanno individuato i principi attivi della cura in un modello di sviluppo integrato e sostenibile. Le direttrici del percorso sono state tracciate nell’incontro sulla programmazione negoziata che ha anticipato l’apertura dei tavoli tecnici volti alla definizione di azioni d’intervento coerenti con il fabbisogno, la vocazione e le potenzialità dei territori. Alla Regione compete la regia di questo processo, tenuto a battesimo dagli assessori alla Programmazione e al Turismo Raffaele Paci e Barbara Argiolas nella conferenza che lunedì ha fatto incontrare i rappresentanti di enti territoriali, sindacati e Camera di commercio e imprenditori. Paci ha rivolto un plauso alle Unioni per la capacità dimostrata nel condividere idee e obiettivi. «Avete intrapreso un percorso comune per creare nuove occasioni di sviluppo e di lavoro che sono l'unico antidoto allo spopolamento», ha evidenziato prendendo la parola dopo gli interventi dei presidenti Alessandro Defrassu e Giovanni Orrù, che hanno rivendicato azioni di tutela e salvaguardia dei presidi istituzionali e dei servizi essenziali. Con quali contromisure sono stati gli stessi amministratori a suggerirlo: la valorizzazione del capitale umano attraverso la lotta alla dispersione scolastica e la qualificazione della formazione, l’attivazione di un sistema-territorio che metta in rete beni e imprese, il rafforzamento dei servizi alle aziende, l’adeguamento del livello delle infrastrutture materiali e digitali e il potenziamento dei servizi alla persona. A indicare la rotta è stato il sindaco di Neoneli Salvatore Cau, che ha prospettato la creazione di un marchio d’area per un territorio che vanta una posizione baricentrica, un ricco patrimonio archeologico, la risorsa del termalismo, esempi di archeologia industriale, la filiera del cavallo, punte d’eccellenza nell’artigianato e nell’agroalimentare.

«La Regione si preoccupa più di spesa e numeri che dei bisogni delle nostre popolazioni», ha rilevato l’ assessore ghilarzese Filomena Deriu caldeggiando il mantenimento dei servizi sanitari e ospedalieri e un progetto di medicina integrata. «Bisogna detassare per favorire le imprese», ha proposto Attilio Dedoni. Sul ruolo delle imprese si è soffermato anche Raffaele Paci estendendo il ragionamento al settore dei beni culturali. «Che va riformato perché non lo si può più considerare un pezzo collaterale dell’apparato pubblico».

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