La Nuova Sardegna

Oristano

tribunale

Dimagrito e col volto stanco, Doddore ieri in udienza

di Michela Cuccu

ORISTANO. Quando è sceso dal cellulare della polizia giudiziaria, con le manette ai polsi, aveva persino difficoltà a rimanere in equilibrio. Dimagrito, il volto segnato dagli undici giorni...

09 maggio 2017
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ORISTANO. Quando è sceso dal cellulare della polizia giudiziaria, con le manette ai polsi, aveva persino difficoltà a rimanere in equilibrio. Dimagrito, il volto segnato dagli undici giorni ininterrotti di sciopero della fame e della sete, Doddore Meloni, in carcere dal 28 aprile, a fatica ha percorso le scale del Tribunale per raggiungere l’aula dove, ieri mattina si è tenuta l’udienza per un processo a suo carico. Udienza relativamente breve, finita con un rinvio al 10 luglio prossimo, quando, di fronte al giudice monocratico Enrica Marson, dovrà testimoniare il sottufficiale della Guardia di Finanza che accertò come nel 2010, l’indipendentista di Terralba, nella richiesta di gratuito patrocinio avrebbe omesso di dichiarare dei redditi provenienti dalla società Malu Entu, di cui, secondo l’accusa, Meloni era l’amministratore di fatto. Doddore Meloni, con dichiarazioni spontenee in sardo, ha respinto ogni accusa, dicendo in sostanza che quella società era del fratello. Il processo continuerà a luglio ma intanto, è altissima l’attenzione sulle condizioni di salute dell’indipendentistra di Terralba.

Ieri il suo legale, l’avvocato Cristina Puddu, ha presentato al giudice un’istanza affinchè Salvatore Meloni venga visitato in carcere dal proprio medico di base. Meloni, che dal 28 aprile, giorno dell’arresto si è dichiarato “detenuto politico”, rifiuta infatti di alimentarsi e di bere.

L’avvocato non ha nascosto le forti preoccupazioni per lo stato di salute del proprio assistito che, ha spiegato «sta perdendo in media 700 grammi di peso al giorno, ma contemporaneamente, accusa cali di pressione, mal di testa e capogiri – dice – fino ad oggi i medici del carcere di Massama non hanno disposto alcun provvedimento sanitario particolare, neppure di supporto al rifiuto di idratarsi, che di sicuro, è l’aspetto più preoccupante. Doddore Meloni – spiega ancora l’avvocato – ha 75 anni, aspetto che va tenuto in considerazione quanto è in corso lo sciopero della fame e della sete».

Il legale riferisce inoltre come, nonostante l’istanza avanzata al momento dell’incarcerazione, Meloni che aveva chiesto di essere tenuto in isolamento, continua a dividere la cella con altri due detenuti «Il che comporta per Salvatore Meloni – ha spiegato l’avvocato Puddu – una evidente pressione psicologica della quale si dovrà tenere conto. In queste condizioni non si sa come il mio assistito potrà ancora presenziare alle udienze per altri processi a suo carico, uno domani (oggi per chi legge, ndc) a Cagliari e l’altro in settimana a Oristano».

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