La Nuova Sardegna

Oristano

Veto sul doppio candidato Pd

di Enrico Carta

Gli alleati stoppano la proposta. Nel centrodestra ultimi tentativi di unità

30 aprile 2017
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ORISTANO. Niente di nuovo sul fronte occidentale. Non il solo per la verità perché anche da quello orientale non tira un soffio di vento che muova una foglia. Centrodestra e centrosinistra, con i sentiti ringraziamenti di Cristina Puddu, Filippo Martinez e Patrizia Cadau, ancora non decidono. Peggio ancora, non fanno un solo passo avanti. Evidentemente i nodi da sbrogliare sono molto più intricati di quanto possano apparire ai profani che poca dimestichezza hanno con le strade della politica oristanese, dove i tornanti si sprecano e il freno a mano resta sempre tirato.

Il centrodestra sta cercando di fumare il calumet della pace con Salvatore Ledda e Giuliano Uras per ricompattare l’alleanza. Ieri ci sono state trattative frenetiche, oggi arriverà la risposta di entrambi e si capirà una volta per tutte se le loro liste andranno a rinforzare la coalizione che per ora conta Forza Italia, Fortza Paris, Riformatori, Fratelli d’Italia e la lista civica che fa capo a Gianni Tatti. La domenica che precede il giorno di festa sarà quindi momento giusto per nuovi incontri e forse anche per arrivare alla sintesi. L’impressione è che si sia arrivati all’ultima chiamata e che da oggi non ci saranno più porte aperte, per lo meno al momento della scelta del candidato sindaco.

Dall’altra parte della trincea la serie tv prosegue con una puntata in cui anziché andare avanti, l’episodio è stato messo in pausa. Il sabato doveva essere quello in cui si sarebbe ridotta la cerchia a tre soli nomi, invece si è rimasti fermi sul remake di un vecchio film col titolo rivisitato per l’occasione in “Sette candidati per sette partiti”. Il veto delle liste NoiOr, Oristano nel Cuore e Cittadini per Oristano ha infatti stoppato nuovamente la doppia proposta del Partito Democratico che ha lasciato sul tavolo i nomi di Efisio Sanna e Maria Obinu. Sembrava dovesse arrivare ieri la scrematura, al termine di una sorta di quarto di finale di Champions League con eliminazione diretta, e invece si continuano a giocare a oltranza i tempi supplementari. La riunione si è così interrotta con il Pd fermo sulle proprie posizioni che non dispiacciono a Socialisti, Psd’Az e Valore Comune e, invece, l’altra metà degli alleati che ha schierato la contraerea sulla doppia carta giocata dal Pd. E allora restano in auge tutti i nomi fatti qualche giorno fa ovvero quelli di Mimmo Serusi, Gianni Angioi, Stefano Spada, Giorgio Mastino e Paolo Margaritella. L’8 maggio intanto è alle porte.

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