La Nuova Sardegna

Oristano

Prevenire le alluvioni, progetto pilota a Solarussa

Prevenire le alluvioni, progetto pilota a Solarussa

Finanziato con fondi europei è stato presentato a Pisa e coinvolge otto Comuni Il suo obiettivo primario è mitigare gli effetti devastanti degli eventi estremi

01 aprile 2017
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SOLARUSSA. Anche il comune del Campidano ha fatto parte del workshop che si è svolto ieri nell’aula magna della scuola superiore di studi e perfezionamento S.Anna di Pisa e dedicato alla prevenzione del rischio idrogeologico. Il progetto, della durata di 3 anni, finanziato dal Programma Italia-Francia Marittimo 2017-2020, vede nove partner appartenenti al settore pubblico e privato di Liguria, Sardegna, Toscana e Provenza-Alpi-Costa Azzurra per la Francia.

Il comune della valle del Tirso ha iniziato il suo cammino con un workshop di 4 anni portato avanti presso il dipartimento di architettura di Alghero. Dal suo esito positivo, è scaturita la necessità di ampliare, consolidare e rafforzare questa esperienza sui temi legati al rischio idrogeologico.

Il territorio di Solarussa è stato gravemente colpito il 18 e il 19 novembre 2013. La bomba d'acqua eccezionale ha fatto emergere un rischio fino ad allora mai considerato: la possibilità che l'alluvione venisse dall'alto. La conformazione geomorfologica del territorio portava a considerare unicamente i rischi provenienti dalla vicinanza del fiume Tirso. Invece in quella triste occasione il centro abitato è stato travolto da una massa d'acqua, che ha finito per provocare seri danni nella zona più a valle del paese. Si tratta di quei terreni, una volta comunali, che il comune aveva consegnato ai cittadini per consentire loro di edificare la propria abitazione. Il progetto Trig-eau affronta il problema dell’incremento delle alluvioni dovute all’incremento delle aree urbanizzate e del conseguente mancato deflusso delle acque. Il piano d'azione mira al miglioramento della resilienza dei territori e alla riduzione del rischio idrogeologico, impiegando un modello improntato a una forte innovazione tecnologica, alla rinaturalizzazione dei territori e a buone pratiche di concertazione pubblico-privato. La sperimentazione sta procedendo in direzione del miglioramento del paesaggio naturale e non della ricostruzione artificiale degli habitat, finora rivelatisi altamente inadeguati e invasivi. Nella logica della ricerca di uno sviluppo sostenibile, il progetto prevede di lavorare sulle problematiche che scaturiscono dall'adattamento, dalla prevenzione e dalla gestione dei rischi derivanti dal cambiamento climatico. Una delle tre azioni pilota del progetto, realizzate a beneficio della popolazione e dei beni artistici, culturali, ambientali e paesaggistici, coinvolge proprio Solarussa, nel quartiere di Sa Pauli.

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