La Nuova Sardegna

Oristano

Un Comitato a Terralba per il no al termodinamico

Un Comitato a Terralba per il no al termodinamico

Obiettivo della protesta il progetto di un impianto nella vicina zona di Guspini Promotore l’avvocato Gesuino Loi: «Mobilitiamoci prima che sia troppo tardi»

16 marzo 2017
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TERRALBA. Anche il Terralbese è pronto a unirsi alla battaglia contro l’impianto termodinamico che dovrebbe sorgere nel Guspinese. L’avvocato di Terralba Gesuino Loi si è fatto promotore della costituzione di un comitato di cittadini che metta in atto le azioni necessarie ad appoggiare le popolazioni che già si stanno opponendo al progetto.

«Pare che il governo di Roma abbia dato via libera al megaprogetto di un impianto per la produzione di energia termodinamica e che verrà installato in circa 270 ettari di terreno ricadenti nel comuni di Guspini, Gonnosfanadiga e Villacidro», ricorda l’avvocato Loi.

Si tratta di un progetto che, secondo il promotore del Comitato, nasce contro la volontà dei residenti ed è teso a stravolgere la vita di tutti, con la complicità della politica romana e il silenzio della Regione Sardegna».

Gesuino Loi ammonisce i suoi concittadini: «Oggi tocca i Comuni del medio Campidano, domani toccherà alle altre collettività. Quello che è stato fatto in Africa e nei Paesi più poveri del pianeta ora lo vogliono fare in Sardegna».

L’attacco si sposta ai palazzi del potere: Dal momento che la Regione non parla, dobbiamo parlare noi cittadini e dire no a queste imposizioni e a questi megaprogetti che distruggono l’economia locale e stravolgono le nostre esistenze, per difendere noi, i nostri figli e coloro che vivranno dopo di noi in questa terra».

Ecco quindi l’idea di creare un comitato: Terralba non è lontana dal Guspinese, dove si prevede di realizzare l’impainto. Secondo Loi anche i cittadini terralbesi devono opporsi: «dobbiamo dire no, un no chiaro e forte che si senta anche a Roma; dove si annidano i nemici del nostro modo di vivere, della nostra umanità, della nostra civiltà. Dobbiamo mobilitarci prima che sia troppo tardi . Istituiamo in ogni Comune e frazione della Sardegna un comitato contro questo progetto e contro l’arroganza della politica romana e l’ignavia della politica sarda. I Comitati locali/comunali dovranno poi dar luogo a un Comitato intercomunale e regionale».

Chi è intende aderire può dare il proprio assenso «tramite qualunque via di comunicazione - dice Loi : mail, social network, telefono. So che i terralbesi sono sensibili alle problematiche ambientaliste, economiche, sociali e politiche e attendo dunque una risposta degna del nostro orgoglio sardo».

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