La Nuova Sardegna

Oristano

Parola di premio Nobel il dialogo vincerà la paura

di Simonetta Selloni
Parola di premio Nobel il dialogo vincerà la paura

Al Mossa l’avvocato tunisino Essid, vincitore del premio per la Pace 2015 L’invito agli studenti: studiate le lingue, comunicate e liberatevi dai pregiudizi

11 marzo 2017
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Come si fa a tenere alta per due ore l’attenzione di centinaia di ragazzi? Non serve il rapper del momento: metti una figura di indiscusso spessore culturale e sociale a confrontarsi, ed ecco che l’assemblea dei teenager diventa attenta, interessata, partecipe su argomenti di attualità e di forte impegno. Ieri all’Istituto Mossa è stato l’avvocato tunisino Abdelaziz Essid, premio Nobel per la pace 2015 «ma il Nobel non l’ho preso da solo, l’abbiamo preso in quattro», ha sottolineato Essid, per ricordare che il riconoscimento è andato al Quartetto per il dialogo nazionale tunisino, composto dall’Ordine degli avvocati, dall’Unione generale tunisina del lavoro, la Confederazione tunisina dell’Industria e la Lega tunisina per la difesa dei diritti dell’uomo. Un collettivo capace di dar vita alla Rivoluzione dei gelsomini, chiamata così, ha spiegato Essid, «perchè il gelsomino è il simbolo della Tunisia e della condivisione». Il Nobel è tornato a Oristano ospite del Rotary, un anno fa ci era già stato su invito del Consiglio dell’Ordine degli avvocati: l’incontro con gli studenti è stato fortemente auspicato dallo stesso Nobel che ha parlato anche di politica internazionale e del ruolo di Francia e America in Libia. «Siete voi, le nuove generazione, a dover prendere in mano la situazione, perchè in grado di non ripetere gli stessi errori degli adulti», ha spiegato, in un italiano fluente, vivo. E non a caso ha raccomandato la necessità dello studio e della conoscenza delle lingue: «La comunicazione è fondamentale, è la chiave per la comprensione e la conoscenza diretta. Studiate le lingue, imparate a comunicare per superare barriere, incomprensioni». E a proposito di incomprensioni e pregiudizi: «I civili non vogliono la guerra. E chi si nasconde dietro il Corano cercando alibi per giustificare il terrorismo, è antistorico». Nella Tunisia, paese musulmano, le donne hanno gli stessi diritti degli uomini, ma l’eredità del terrorismo e della stagione della Primavera araba ha provocato un lascito pesantissimo al Paese: «Il terrorismo ha fatto cadere la nostra economia, che era fondata sul turismo, il cui calo è del 70 per cento».

Il tema dell’incontro era incentrato sul “La società civile come strumento di pace”. Lo stesso tema proposta dalla presidente del Rotary, Adriana Muscas, per l’incontro settimanel del venerdì che ieri sera il club ha voluto estendere a chiunque avesse piacere di intervenire. Il commiato di Essid dai ragazzi è stato un invito a non cedere alla paura, a riaffermare la supremazia della vita e della gioia di vivere. In libertà e senza le catene della violenza e del terrorismo.

In Primo Piano
Dossier

Pedopornografia: 5 arresti e 51 denunce nel 2023, in aumento le estorsioni sessuali

Video

Sassari, presentato a Tottubella il Distretto rurale del Sassarese e del Golfo dell'Asinara con l'assessore Gianfranco Satta

Le nostre iniziative