La Nuova Sardegna

BOSA. Colpiscono laddove incontrano i soggetti più deboli. Le scuole o gli spazi vicini ad esse diventano così terreno fertile per gli spacciatori che cercano nuovi clienti per i loro traffici. Quelle stesse scuole superiori sono però finite nel mirino delle forze dell’ordine che hanno predisposto dei controlli utili per la prevenzione e il contrasto al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti tra i giovanissimi.

Il servizio straordinario è stato disposto anche nel territorio del Marghine e della Planargia dal Questore di Nuoro, Massimo Alberto Colucci, con particolare attenzione agli istituti scolastici delle superiori dove gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Macomer, coadiuvati dall’impiego di unità cinofile della Questura di Oristano, si sono presentati nuovamente nei giorni scorsi, dopo il blitz operato a fine febbraio nella città del Temo.

In uno degli istituti controllati la Polizia di Stato ha trovato questa volta quella che definisce un’apprezzabile quantità di sostanza vegetale di colore verde, probabilmente marijuana. È naturalmente l’ipotesi più probabile. Si avrà presto con certezza attraverso gli accertamenti tecnici nel Gabinetto provinciale della Polizia Scientifica, a cui è stata inviata dopo il sequestro.

«I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni tra gli studenti per arginare il fenomeno», chiariscono i responsabili Polizia di Stato. È il segno che nell’ambito giovanile, in particolare negli istituti scolastici, il fenomeno è attentamente monitorato e lo sarà anche in futuro. Il 20 febbraio sempre gli agenti di polizia del commissariato di Macomer, con unità cinofile, durante i controlli nelle scuole tra Marghine e Planargia avevano rinvenuto complessivamente 46 involucri di cellophane contenenti marijuana, recuperando a Bosa circa 30 grammi di questa sostanza, oltre a un trita tabacchi in metallo.