La Nuova Sardegna

Oristano

Cocaina nelle mutande patteggia dopo l’arresto

di Enrico Carta
Cocaina nelle mutande patteggia dopo l’arresto

San Nicolò Arcidano, fermato nella Zona industriale di Oristano con 65 grammi Sconterà due anni e due mesi. È stato denunciato anche un 33enne oristanese

10 marzo 2017
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ARCIDANO. La droga era nascosta nelle mutande. Era quello il luogo che Samuele Dedoni, allevatore di 36 anni, aveva deciso essere il più sicuro per sviare qualsiasi controllo. Ma si sbagliava perché quando la pattuglia gli ha imposto l’alt, mai avrebbe pensato che il nascondiglio potesse essere scovato. Invece è andata diversamente e dopo l’arresto è finito in tribunale per il processo per direttissima di fronte al giudice Maurizio Lubrano. Il pubblico ministero Armando Mammone e l’avvocato difensore Desolina Farris hanno quindi trovato l’accordo per il patteggiamento stabilito in due anni due mesi e ottocento euro di multa che, in attesa di definizione, costa a Samuele Dedoni l’obbligo di dimora a San Nicolò Arcidano e il divieto di lasciare la propria abitazione dalle 19 di sera alle 7 del mattino.

Ma non è a San Nicolò Arcidano che la vicenda ha avuto inizio nella notte di mercoledì. L’auto guidata senza documenti da Samuele Dedoni è stata notata a Oristano, nella Zona industriale all’altezza del Cantiere comunale da una pattuglia dei carabinieri di Riola Sardo che, coordinati dal maresciallo Raimondo Orgiu, stavano svolgendo un servizio di prevenzione del crimine al di fuori del territorio della propria stazione secondo quando previsto nel piano più generale per la sicurezza predisposto dal comandante della compagnia di Oristano, Francesco Giola. Furti, incendi e danneggiamenti preoccupano le forze dell’ordine e così i carabinieri hanno fermato l’auto. Alla mancata esibizione dei documenti, i militari si sono insospettiti e hanno dato vita alla perquisizione dell’auto e quindi a quella personale. Una volta saltato fuori il pacco con 65 grammi di cocaina, hanno chiesto l’intervento dei colleghi di Arcidano e con essi hanno fatto verifiche a casa di Samuele Dedoni dov’erano nascoste anche tre pastiglie di ecstasy e dove sono stati trovati un bilancino di precisione e mezzo chilo di bicarbonato utilizzato da chi spaccia come sostanza da taglio.

A quel punto l’arresto è stato inevitabile al pari del processo dove sono emersi ulteriori dettagli dell’operazione dei carabinieri che ha interessato anche un’altra persona. È l’oristanese M.F., 33 anni, che abita proprio nei paraggi del luogo in cui era stato fermato Samuele Dedoni. Da qualche messaggio telefonico si è capito che i due avevano appena avuto dei contatti e così gli uomini dell’Arma hanno controllato anche quest’ultimo. Con sè aveva cinque grammi di cocaina e ora dovrà fare i conti con una denuncia.

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