La Nuova Sardegna

Oristano

Marmilla, le opere di bonifica nuova occasione di sviluppo

Marmilla, le opere di bonifica nuova occasione di sviluppo

ALES. Rivendica la paternità di un progetto ideato alcuni decenni fa e che solo ora sta arrivando a compimento. Il consigliere regionale dei Riformatori Attilio Dedoni, ex sindaco di Masullas,...

08 marzo 2017
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ALES. Rivendica la paternità di un progetto ideato alcuni decenni fa e che solo ora sta arrivando a compimento.

Il consigliere regionale dei Riformatori Attilio Dedoni, ex sindaco di Masullas, interviene sull'annunciato avvio dell'intervento per il riutilizzo dei reflui dei depuratori di alcuni Comuni della Marmilla.

«Con soddisfazione – dice Dedoni – al di là dell'amarezza per i decenni di ritardo accumulati, vedo che finalmente comincia a trovare attuazione il progetto per il risanamento idraulico e l'irrigazione delle aree rurali della Marmilla, la cui progettazione risale ai primi anni Ottanta del secolo scorso».

Secondo Dedoni «il progetto presentato nei giorni scorsi non è che una minima parte di quello pensato a suo tempo da un gruppo di sindaci, di cui facevo parte insieme a colleghi come Antonio Biancu ed Emidio Casula, e ad altri rappresentanti istituzionali del territorio come Zenone Tomasi ed Arturo Manias».

I depuratori fognari realizzati in tutta la Marmilla «consentono sin da ora – aggiunge Dedoni – di mettere in cantiere le opere di adduzione per fornire l'acqua a un territorio ben più vasto di quello interessato dalla sperimentazione portata avanti da Abbanoa, Enas e Consorzio di Bonifica».

Un dimensionamento che, per l’ex sindaco di Masullas, parte da lontano.

«A suo tempo, pensammo il progetto per cercare di sopperire alle carenze di uno dei territori più periferici dell'Isola: il riutilizzo dei reflui avrebbe consentito di ovviare alla mancanza di condotte irrigue in una zona povera e disagiata, che ha sempre guardato all'agricoltura come principale opportunità di sviluppo economico».

Attilio Dedoni lamenta il fatto che «la Marmilla continua ad essere l’ultima delle periferie, il territorio sardo che gode, si fa per dire, della minor attenzione da parte di tutte le Istituzioni».

E aggiunge: «Sarebbe interessante sapere quale sia il livello di coinvolgimento del Consorzio di Bonifica nel progetto presentato nei giorni scoris».

«Il nostro progetto – conclude Dedoni – nacque proprio dalla necessità di superare le carenze di un Consorzio le cui condotte irrigue non sono mai andate oltre la fascia intorno ad Oristano, che però ha preteso per decenni dagli agricoltori della Marmilla il pagamento di servizi mai resi. Per questo, è bene prestare attenzione affinché il recupero dei reflui non finisca per costituire una nuova fonte di speculazione da parte del Consorzio a danno del mondo dei campi».

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