Dentro la vera Africa Il turismo sostenibile lontano dai resort
Per il quarto anno l’Osvic propone soggiorni in Kenia Alla scoperta di realtà locali e di progetti di cooperazione
ORISTANO. “Il vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occh” diceva Marcel Proust scrivendo quella che ormai è diventata una filosofia di vita per l’Organismo sardo di volontariato internazionale cristiano (Osvic). Ed è stata proprio la voglia di far scoprire nuovi modi di guardare il mondo e le sue realtà che ha portato l’Osvic a proporre, per il quarto anno consecutivo, un’iniziativa di turismo responsabile in Kenya dove l’Organismo è presente dal 2004 con varie attività di volontariato e cooperazione internazionale.
«È un vero e proprio tuffo nella realtà africana senza filtri occidentali, dove si mangia il cibo locale e si è ospiti di piccole strutture gestite dagli abitanti del posto in modo tale che anche le popolazioni locali, le cui risorse spesso vengono sfruttate, abbiano delle entrate e dei vantaggi dal turismo nei loro territori - spiega Paola Gaidano, responsabile del progetto - . È un viaggio che informa e sensibilizza i viaggiatori su temi specifici e glieli fa toccare con mano, apre una finestra su realtà di cooperazione, volontariato e solidarietà come le nostre».
Scoprire il Kenya con l’Osvic non significa quindi solo contemplare i meravigliosi paesaggi africani, ma anche avere nuovi occhi per conoscere i tanti preziosi progetti di solidarietà internazionale che il mondo della cooperazione e del volontariato realizza e porta avanti con impegno quotidiano.
«Il nostro obiettivo principale, oltre a quello di far ammirare le bellezze naturali e far conoscere le tradizioni e le realtà locali, è quello di aprirci alle persone e far conoscere le nostre attività e i nostri progetti in Kenya- prosegue Paola Gaidano -. Tappa del viaggio sarà ad esempio Nanyuki dove si potrà conoscere da vicino il nostro progetto Casa Tumaini, volto a migliorare la qualità della vita e a favorire l’inserimento sociale delle ragazze e dei ragazzi sieropositivi presenti nel Centro di accoglienza. E oltre ai nostri progetti, si potranno conoscere quelli delle altre associazioni che collaborano con noi e quelli dei missionari che operano quotidianamente in questi luoghi».
Un turismo responsabile quindi, per viaggiatori attenti e sensibili che avranno la possibilità di confrontarsi con stili e filosofie di vita diversi dal nostro imparando a rispettarli. «I viaggiatori in Kenya saranno accompagnati da un mediatore culturale il cui ruolo è fondamentale - spiega ancora Paola Gaidano -. È un facilitatore che ha il compito di mediare tra la nostra realtà e quella africana, in modo da permettere ai visitatori di comprenderla e rispettarla in tutte le sue sfaccettature».
Si parte in piccoli gruppi composti da circa sei persone. Il viaggio dura dieci giorni, spostamento incluso. Per quest’anno la partenza è prevista per fine luglio». Per avere maggiori informazioni sul progetto di turismo responsabile e sulla prossima partenza Osvic ha organizzato degli incontri. Uno è in programma per questa sera alle 18, al Centro Servizi Culturali in via Carpaccio 9.