La Nuova Sardegna

Oristano

Dentro la vera Africa Il turismo sostenibile lontano dai resort

di Roberta Fois
Dentro la vera Africa Il turismo sostenibile lontano dai resort

Per il quarto anno l’Osvic propone soggiorni in Kenia Alla scoperta di realtà locali e di progetti di cooperazione

06 marzo 2017
3 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. “Il vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occh” diceva Marcel Proust scrivendo quella che ormai è diventata una filosofia di vita per l’Organismo sardo di volontariato internazionale cristiano (Osvic). Ed è stata proprio la voglia di far scoprire nuovi modi di guardare il mondo e le sue realtà che ha portato l’Osvic a proporre, per il quarto anno consecutivo, un’iniziativa di turismo responsabile in Kenya dove l’Organismo è presente dal 2004 con varie attività di volontariato e cooperazione internazionale.

«È un vero e proprio tuffo nella realtà africana senza filtri occidentali, dove si mangia il cibo locale e si è ospiti di piccole strutture gestite dagli abitanti del posto in modo tale che anche le popolazioni locali, le cui risorse spesso vengono sfruttate, abbiano delle entrate e dei vantaggi dal turismo nei loro territori - spiega Paola Gaidano, responsabile del progetto - . È un viaggio che informa e sensibilizza i viaggiatori su temi specifici e glieli fa toccare con mano, apre una finestra su realtà di cooperazione, volontariato e solidarietà come le nostre».

Scoprire il Kenya con l’Osvic non significa quindi solo contemplare i meravigliosi paesaggi africani, ma anche avere nuovi occhi per conoscere i tanti preziosi progetti di solidarietà internazionale che il mondo della cooperazione e del volontariato realizza e porta avanti con impegno quotidiano.

«Il nostro obiettivo principale, oltre a quello di far ammirare le bellezze naturali e far conoscere le tradizioni e le realtà locali, è quello di aprirci alle persone e far conoscere le nostre attività e i nostri progetti in Kenya- prosegue Paola Gaidano -. Tappa del viaggio sarà ad esempio Nanyuki dove si potrà conoscere da vicino il nostro progetto Casa Tumaini, volto a migliorare la qualità della vita e a favorire l’inserimento sociale delle ragazze e dei ragazzi sieropositivi presenti nel Centro di accoglienza. E oltre ai nostri progetti, si potranno conoscere quelli delle altre associazioni che collaborano con noi e quelli dei missionari che operano quotidianamente in questi luoghi».

Un turismo responsabile quindi, per viaggiatori attenti e sensibili che avranno la possibilità di confrontarsi con stili e filosofie di vita diversi dal nostro imparando a rispettarli. «I viaggiatori in Kenya saranno accompagnati da un mediatore culturale il cui ruolo è fondamentale - spiega ancora Paola Gaidano -. È un facilitatore che ha il compito di mediare tra la nostra realtà e quella africana, in modo da permettere ai visitatori di comprenderla e rispettarla in tutte le sue sfaccettature».

Si parte in piccoli gruppi composti da circa sei persone. Il viaggio dura dieci giorni, spostamento incluso. Per quest’anno la partenza è prevista per fine luglio». Per avere maggiori informazioni sul progetto di turismo responsabile e sulla prossima partenza Osvic ha organizzato degli incontri. Uno è in programma per questa sera alle 18, al Centro Servizi Culturali in via Carpaccio 9.

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative