La Nuova Sardegna

Oristano

Il centro ritrova la destra, alleanza politica a un passo

di Enrico Carta
Il centro ritrova la destra, alleanza politica a un passo

Elezioni comunali, esito positivo grazie alla mediazione di Gianvalerio Sanna Forza Italia, Riformatori e la civica di Mauro Solinas pronti all’accordo

25 febbraio 2017
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ORISTANO. «Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi poi ritornano. Amori indivisibili, indissolubili, inseparabili. Ma amici mai per chi si cerca come noi, non è possibile. Odiarsi mai, per chi si ama come noi, basta sorridere»....e fare un’alleanza senza pensare troppo ad Antonello Venditti. Dopo un guardarsi intorno che sembrava davvero interminabile, all’improvviso i vecchi alleati del centrodestra sono nuovamente a un passo dalla coabitazione. La casa comune è quella che non avrà simboli di partito e un tetto laddove ha iniziato a gettare le fondamenta quello che, pur non gradendo più di tanto questa etichetta, è stato definito come centro civico.

Niente partiti, al di là di vecchie e prolungate militanze delle menti ispiratrici, ma un’insieme di liste elettorali pronte a convergere tutte nella stessa direzione con la convinzione che arrivare a palazzo degli Scolopi tutti insieme sarà una corsa con meno ostacoli rispetto a quelli che avrebbero incontrato sulla loro strada se avessero percorso un cammino separato.

Lunedì scorso è stato il giorno in cui, dopo vari tentativi andati a vuoto, la stretta di mano per la nuova e quinquennale alleanza sembra avere le porte spalancate. All’incontro i centristi-civici hanno inviato Gianvalerio Sanna – in rappresentanza anche di Salvatore Ledda, Giuliano Uras, Paolo Sulis e del Partito dei Sardi –. L’ex assessore regionale, padre della legge urbanistica della giunta Soru, ha avuto come interlocutori i referenti di Forza Italia, dei Riformatori e di una lista civica che fa perno attorno al consigliere comunale Mauro Solinas. E pare sia riuscito a convincerli che “amici” un tempo lo sono anche stati, vista la comune militanza di molti nella defunta Dci, e soprattutto che certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi ma poi ritornano, ancor più se c’è da vincere un’elezione che appare piena di mille incognite per via proprio dell’assenza dei grandi partiti dalla scena politica.

Naturalmente non c’è alcuna firma nè tantomeno il nome del pretendente al soglio di Guido Tendas, ma sarà il post Sartiglia a togliere finalmente il velo a un’attesa che si sta prolungando a dismisura. Restano però fermi i due paletti piazzati con solide basi da Gianvalerio Sanna e dai suoi: chi ci sta, si scordi il simbolo del partito e non pensi di piazzare nelle liste i vecchi volponi che con i partiti hanno sguazzato per anni e anni. Sono ammesse solo facce senza bandiere, anche se poi restano in cabina di regia – e questo nemmeno gli ispiratori del centro civico lo possono negare – quelle menti ispiratrici che coi partiti hanno fatto migliaia di chilometri. Dei giri immensi, appunto.

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